La seconda fatica in studio dei Like Rats rischia di entrare in maniera prepotente nella mia classifica personale di dicembre e attualmente è in assoluto il disco metal dell'anno insieme al fenomenale 'Terminal Redux' dei Vektor. Alla faccia di chi continua a pompare robaccia di plastica oppure ad ascoltare solo quello che viene promosso da etichetta di prima fascia, 'II' è quello di cui avete disperatamente bisogno per sfogare il nervosismo di una settimana lavorativa senza dovere rifarvela contro un muro, recarvi al pronto soccorso o dovere prendere appuntamento dallo psicologo. Nel combo originario di Chicago troviamo Andy Nelson dei Weekend Nachos, che hanno annunciato da poco lo scioglimento, e le due asce dei Pagan Youth, John Regan e Todd Nief. Rispetto agli autori di 'Still' e 'Apology' il suono dei Like Rats non è improntato esclusivamente sul powerviolence ed il grindcore ma trova il suo compimento accogliendo all'interno elementi sludge e citando a più riprese gli albori del death. L'incedere distruttivo di 'II' è spaventoso. Immaginate i Nails che riprendono materiale dei Deicide, una batteria che ti leva l'anima di dosso, un basso gigantesco e chitarre demoniache. Tutto questo per i primi cento secondi. Poi parte Daniel Shea col suo vocione gutturale e non ce n'è più per nessuno. Dopo quattro minuti e mezzo 'From Beyond' si conclude e il primo pensiero che attanaglia la mente è quello se ci sarà una salvezza da qualche parte. Parte 'Primordial' e la risposta arriva immediata. Nessuna salvezza. 'Gates' e 'Pandemic Of Fear' sono tra i passaggi più tecnici dell'album e vedono il drummer Dan Polak superarsi in freddezza e velocità, 'Immortal Coil' è forse la struttura compositiva più studiata mentre 'Evil Winter' e 'Grief Incarnate' scavano ancora più indietro nella storia del death e citano i masterpiece di Celtic Frost e Obituary. Trovo comunque sbagliato parlare di titoli quando l'impatto del full lenght è così deflagrante nella sua totalità e consiglio tutti voi di acquistare il vinile e lasciare scorrere la puntina dall'inizio alla fine. E' evidente che ciò che era nato come un progetto parallelo adesso ha la priorità assoluta e su queste basi può ambire a diventare la band di punta di un'etichetta che in catalogo vanta tra gli altri A Storm Of Light, Black Breath, Earth, Sunn O))) e High On Fire. I prossimi mesi ci diranno se avremo avuto ragione ma di certo la ferale maestosità di 'II' non potrà mai essere cancellata e l’edizione contentente anche il debutto – provate a togliervi dalla testa il riff doom di ‘Bloodline’ se ci riuscite - ed il sette pollici omonimo – in cui spicca la tirata ‘Bogs’ - è imperdibile. Nessuna salvezza abbiamo detto e tanta di quella adrenalina da trascorrere l'intera estate a occhi aperti.