-Core
The Serenity Of Suffering
Korn
Roadrunner Records
Pubblicato il 20/10/2016 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Insane
2. Rotting in Vain
3. Black Is the Soul
4. The Hating
5. A Different World
6. Take Me
7. Everything Falls Apart
8. Die Yet Another Night
9. When You're Not There
10. Next in Line
11. Please Come for Me

Sono proprio curioso di leggere cosa si andranno ad inventare i detrattori dei californiani, ben pochi tra l'altro se escludiamo coloro che devono per natura andare contro, al cospetto del migliore full lenght dai tempi di 'Untouchables'. La verità è una e una soltanto ovvero che in circolazione pochissime band, anche allargandoci in altri ambiti, hanno saputo mantenere un avvincente profilo evolutivo, non pubblicando mai due volte di fila lo stesso album, senza scendere a compromessi o intaccare la massiccia presenza dal vivo. In questo i Korn sono praticamente unici e ancora stavolta stupiscono regalandoci una manciata di tracce di cui buona parte richiama alla memoria i fasti del passato. Ai più superficiali sarà sufficiente accogliere mentalmente alcuni elementi di 'Life Is Peachy' e 'Issues' per perdere il capo ma in 'The Serenity Of Suffering' c'è molto di più. In scaletta non mancano i soliti frangenti avanti anni luce e probabilmente nel medio-lungo periodo 'Insane' e 'Next In Line', nelle quali torna addirittura lo scratch, verranno rivalutate a dispetto della ritrovata stabilità con Brian “Head” Welch che ha portato risultati contingenti e immediati. Le sperimentazioni dubstep sono alle spalle, tanto che Sluggo viene invitato solo in 'Rotting In Vain', e le dinamiche sono le medesime che hanno segnato la storia dell'alternative metal con i due chitarristi che hanno recuperato la freschezza e la potenza di una volta. Pure in 'The Paradigm Shift', la transizione necessaria dopo 'The Path Of Totality', avevamo percepito un James “Munky” Shaffer più libero e sfrontato ma in questo caso la sua performance è davvero da brividi con un riffing esclusivo a sei e sette corde che ritaglia spazio a parti soliste capaci di cancellare in un solo colpo le soluzioni che vanno di moda adesso. Insieme a Nick Raskulinecz, responsabile del micidiale suono degli ultimi Deftones nonché dei Ghost, è stato operato un deciso ritorno alle origini, il basso di Fieldy è costantemente in primo piano e la band alterna stacchi ritmici violentissimi e passaggi melodici memorizzabili con irrisoria facilità. 'The Hating' e 'Everything Falls Apart' sono due pezzi che faranno sbavare i vecchi fan così come 'A Different World' che riporta alla memoria 'Beat It Up Right' e vede Corey Taylor esplodere tutto il suo rancore animale accanto a Jonathan Davis. Di colpo sembra di tornare negli studi di Ross Robinson o, rimanendo nell'attualità, sul palco londinese dove Korn e Slipknot hanno omaggiato 'Sabotage' dei Beastie Boys. Il frontman cambia anche tre-quattri stili vocali a canzone e dimostra di trovarsi ancora a suo agio con testi cupi e malati, nello specifico legati alla depressione ed all'insanità mentale. 'Black Is The Soul' e 'Die Yet Another Night' sono i momenti più sperimentali, 'Take Me' un colpo alle coronarie per chi è cresciuto col nu metal e 'When You're Not There' un'idea geniale sviluppata in maniera differente dal solito. Come forse avrebbero fatto i Faith No More. I più superficiali, di cui sopra, affermeranno che l'elettronica se n'è andata. No signori, l'elettronica c'è eccome e anche in dosi sostanziose e questo perchè i cinque hanno saputo incorporarla esattamente allo stesso modo attraverso il quale, agli esordi, avevano incorporato l'esperienza funk metal degli L.A.P.D., l'amore per certo rap o per la new wave anni ottanta. Quando poi arriva il turno di 'Please Come For Me' si sfocia nel misticismo più assoluto. Il sottoscritto, in preda ad un delirio mistico, chiede perdono per tutti i peccati e, pur non avendo mai dubitato della grandezza dell'entità superiore, si prostra ugualmente dinanzi ad un capolavoro del genere. Imparate a soffrire e toglietevi dalla testa qualunque paragone perché non esiste nessuno come loro sulla faccia della terra.

 

Songs
1. Insane
2. Rotting in Vain
3. Black Is the Soul
4. The Hating
5. A Different World
6. Take Me
7. Everything Falls Apart
8. Die Yet Another Night
9. When You're Not There
10. Next in Line
11. Please Come for Me
Korn
From USA

Discography
1994 Korn
1996 Life Is Peachy
1998 Follow The Leader
1999 Issues
2001 Untouchables
2004 Take A Look In The Mirror
2005 See You On The Other Side
2007 Untitled
2010 Korn III: Remember Who You Are
2011 The Path Of Totality
2013 The Paradigm Shift
2016 The Serenity Of Suffering
2019 The Nothing
2022 Requiem