-Core
All Flesh Is Grass
Madder Mortem
Century Media
Pubblicato il 05/06/2006 da Emanuele Biani
Songs
1. Breaker Of Words
2. To Kill and Kill Again
3. The Cluster Children
4. Ruby Red
5. Head on Pillow
6. Turn the war on
7. 4 Chambers
8. Ten Times Defeat
9. Traitor's Mark
Songs
1. Breaker Of Words
2. To Kill and Kill Again
3. The Cluster Children
4. Ruby Red
5. Head on Pillow
6. Turn the war on
7. 4 Chambers
8. Ten Times Defeat
9. Traitor's Mark
Quest’album appartiene ad una categoria scomoda, indipendentemente dal genere ostico cui i Madder Mortem si dedicano. Senza alcuna ironia, ‘All Flesh...’ è uno di quei dischi che si apprezzano meglio se risuonano dalle casse dello stereo di un amico, un’opera d’innegabile valore che in pochi s’azzarderebbero a comprare, ma di cui quasi tutti vorrebbero appropriarsi. L’audience del terzo millennio (e quella metal non fa eccezione) è troppo abituata a sensazioni dirette e preconfezionate, perché un lavoro così intenso e viscerale possa avere un’immediata affermazione commerciale. Eppure non stiamo parlando di un disco nostalgicamente ancorato ai dettami del passato. Il riffing secco, scandito e catacombale delle due chitarre si concede spesso al piacere di una melodia sulfurea, evocando, oltre allo spleen drammatico dei My Dying Bride, l’anima dannata dei primissimi Mercyful Fate e Candlemass, ma in una veste stringata ed attuale. La sezione ritmica appare decisamente più varia e dinamica, rispetto a quella della band che, due anni fa, esordì timidamente nel catalogo della defunta Misanthropy Records. Ma la vera protagonista dell’album (e di una profonda intervista che leggerete sul prossimo numero), è Agnete M. Kirkevaag, una ragazzona ben in carne che non sa che farsene delle pose ammiccanti e dei cinguettii sexy di Liv Kristine e Anneke. La sua tecnica vocale austera ed espressiva spesso ama cimentarsi in vorticose anti-melodie che riecheggiano i folli gorgheggi di Diamanda Galas, per poi dischiudersi in cori stentorei di facile memorizzazione, creando una partecipazione attiva dell’ascoltatore al dipanarsi d’ogni brano. Se la missione più difficile per un disco doom è quella di suscitare curiosità e coinvolgimento, senza perdere il suo alone di oscura dannazione, possiamo ben dire che i Madder Mortem vi sono riusciti.
Madder Mortem
From Norvegia

Discography
Mercury (1999)
All Flesh Is Grass (2001)
Deadlands (2002)
Desiderata (2006)
Eight Ways (2009)
Red in Tooth and Claw (2016)
Marrow (2018)
Old Eyes, New Heart (2024)