In occasione della presentazione dell’edizione in vinile dell’esordio solista di Gianni Maroccolo ho avuto l’onore di varcare la piccola porta e scendere le scale in pietra della mitica cantina di via dei Bardi ovvero il luogo in cui “tutto è nato”. Una sala prove che ha ospitato Cafè Caracas, Moda, Diaframma ma soprattutto i Liftiba della prima era che hanno segnato in maniera indelebile la storia del rock italiano. In quella formazione militava il giovane Maroccolo che forse ancora non aveva compreso come la sua vita in quei giorni stesse diametralmente cambiando. Ascoltarlo parlare della sua carriera durante l’intervista organizzata dagli amici di Contempo è stato davvero emozionante così come toccare con mano questo fantastico vinile blu oceano finalmente disponibile sul mercato con l’aggiunta di due cd audio. ‘A.C.A.U. La Nostra Meraviglia’ è un’esperienza sonora del tutto elitaria con cui il bassista di Liftiba, CCCP, CSI e Marlene Kuntz, nonché produttore artistico di decine di band e mente del Consorzio Produttori Indipendenti, ha chiesto a numerosi colleghi di caratterizzare con forza i brani strumentali composti. A sorprendere sono soprattutto Raiz in ‘Adàm Qaudmòn’ e Fiamma nella toccante ‘Infondo’ mentre il contributo di Piero Pelù, Franco Battiato e Andrea Chimenti è in linea con la caratura delle loro carriere in ambito musicale. Cristina Donà (‘Meloria's Ballad’), Ginevra Di Marco (‘Elianto’) e Giovanni Lindo Ferretti (‘S'ostina’) non sembrano avere faticato nell’adattarsi alla dimensione malinconica e un po' romantica dell’autore che ha inserito tastiere e archi negli arrangiamenti con la classe che gli compete senza mai risultare pretenzioso. “Denso il mare che non ondeggia più...”