Dopo l’intrigante opera prima ‘Songs Of Gold & Shadow’ la musicista parigina era chiamata a confermarsi sugli stessi livelli ma soprattutto a distinguersi ancora di più nel complesso circuito del pop sperimentale. Musica da camera, Novelle Vague, retaggi di Regina Spektor, Florence & The Machine ma anche tanta tradizione italiana ascoltando l’appassionata versione di ‘Amore Vai’. La novità più interessante è rappresentata dalla produzione di Rodion che ha assecondato la curiosità dell’artista nei confronti della scena elettronica berlinese. I beat minimal pulsano sempre di più, tra un cambio vestito e l’altro, ma è sempre la voce di Cleo T. a dominare la scena. Tabla e oud di Adnan Joubran impreziosiscono l’opener ‘African Queen’ mentre Tomas Gubitsch e Prabhu Edouard rendono più etniche ‘Magic All Around’ e ‘Des Orages Au Fond Des Yeux’. Siamo quasi alla fine però e nel frattempo siamo rimasti abbagliati dalla bellezza di ‘Shine’, dalla fanfara alla Daughter di ‘Stay!’ all’eccitante ‘Look At Me I’m A Horse’. ‘The Devil By Our Side’, con Elyas Khan dei Nervous Cabaret, e ‘I Must Remember (Le Chant Des Sirènes)’ sono altri due apici di un album che potrebbe davvero piacere a tutti.