Con il supporto della SPV, gli americani stanno ristampando l’intero catalogo cercando di recuperare alcune pecche di distibuzione e produzione e dare nuovo lustro ad opere che hanno segnato la storia dell’epic metal. Dopo ‘Noble Savage’, ‘Life Among The Ruins’, ‘Marriage Of Heaven And Hell I & II’, ‘Age of Consent’, ‘Invictus’ e ‘House Of Atreus I & II’, è venuto il momento di rilanciare ‘Visions Of Eden’, registrato dieci anni fa e poi ripreso con ‘The Black Light Bacchanalia’. Un album di tormento e dolore, liberamente ispirato alla mitologia ebraica/cristiana e sumera delle origini. La storia trattata ripercorre le vicende di Lilith, la prima moglie di Adamo, ed affronta il periodo storico che vide la fine del matriarcato in favore del patriarcato. Per esaltarne le qualità, non del tutto confermate dalla stampa ai tempi dell’uscita, David DeFeis ha pensato bene di regalare ai propri fan una versione remixata ed un’altra totalmente rimasterizzata. Soprattutto nel primo caso i Virgin Steele, seppure lontani dall’ispirazione degli esordi, si riscoprono in tutta la loro potenza, tra soluzioni melodiche dark e arrangiamenti in stile barbarico e trionfo. Imperdibili ‘Immortal I Stand’, ‘Bonedust’ e ‘When Dusk Fell’ in cui Edward Pursino dimostra di sapere ancora il fatto suo. Pur essendo un’operazione commerciale mi sento di consigliarla per come è stato rivalutato il materiale originale.