Aspettarsi dal gruppo di Melbourne il disco hardcore definitivo sarebbe ingenuo e comunque fuori luogo. Tecnicamente c’è di meglio – il sottoscritto per esempio non riesce a togliere dallo stereo il live ‘Jane Doe’ dei Converge - ma dal punto di vista dell’attitudine live e della coerenza JJ Peters e soci hanno davvero pochi eguali. ‘Binge & Purgatory’ non fa altro che confermare quanto espresso con ‘Bout It!’ e ‘World Is Bond’, ovvero gli ultimi due lavori in studio usciti per l’attiva UNFD, in collaborazione con Century Media. L’ex batterista dei Killed The Prom Queen è sempre supportato dal bassista Sean Kennedy, dal drummer Alex “DooDooBrown” Salinger e dal chitarrista newyorkese Matthew “Realbad” Rogers che per l’occasione ha sfornato una manciata di riff vincenti. ‘Purgatory’, ‘Commas & Zeros’ e ‘Carried By Six’ spiccano sul resto del materiale che non sfigurerà affatto con i brani divenuti classici in breve tempo. ‘Hedonistic Wasteland’ e ‘Remedy’, verso la fine, si lasciano andare ad una leggera sperimentazione ma trattasi in ogni caso di una piccola varazione sul tema che non influisce sull’impatto complessivo e sull’opinione che abbiamo del quartetto.