Ho un bellissimo ricordo di un’intervista realizzata con Joseph Poole in occasione di un concerto al Sonar di Colle Val d’Elsa e anche la chiaccherata che leggerete su queste pagine, svoltasi un mesetto fa durante la promozione dell’album, è stata estremamente divertente e rilassata. L’ex frontman dei Frankenstein Drag Queens From Planet 13 ha saputo costruirsi una carriera di tutto rispetto, prima nei Murderdolls di Joey Jordison e poi nei Gunfire 76, ma è con il suo progetto solista, inaugurato dodici anni fa con ‘Transylvania 90210: Songs Of Death, Dying, And The Dead’ che ha saputo farsi portavoce di un rock diverso dagli altri, un horror punk fresco e potente ma soprattutto mai slegato da un grande songwriting. Scorrendo le canzoni di questo settimo full lenght è inevitabile imbattersi in citazioni di Alice Cooper, Rob Zombie, Marilyn Manson e Misfits ma allo stesso tempo siamo al cospetto del materiale più vario mai pubblicato finora. Oltre ai singoli, già celebrati con video efficaci, ‘What The Night Brings’, ‘Blood Sick’ e ‘Condolences’, vi imbatterete in tracce aggressive come ‘Good Riddance’ ed altre in cui il groove rock n’ roll è micidiale. ‘You Breathe, I Kill’ riporta alla mente le gesta efferate di Richard Ramirez e la produzione di Chris “Zeuss” Harris (Hatebreed, Revocation) tende a evidenziare lo spessore delle chitarre e il suono rotondo e anni ottanta della batteria. Da segnalare la presenza di Deen Castronovo in ‘Cruel To You’ al pari dei refrain irresistibili di ‘Cadaverous’ e ‘Lonesone Road To Hell’.