-Core
Virgin Steele
USA
Pubblicato il 05/07/2015 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto sono curioso di sapere perché hai cambiato il titolo dopo avere scelto 'Hymns To Damnation'?
Perché non volevo che le persone facessero confusione con 'Hymns To Victory' ovvero la raccolta che la Noise pubblicò per festeggiare il ventesimo anniversario di attività della band. Ci tengo a precisare che 'Nocturnes Of Hellfire & Damnation' non è un concept album anche se alcuni brani possono sembrare legati tra loro. Il tema principale è quello delle relazioni tra le persone e delle negatività che ne possono scaturire.

Non puoi negare però che 'Nocturnes Of Hellfire And Damnation' sia un album piuttosto cupo..
Lo è assolutamente ma è nato come tutti gli altri album dei Virgin Steele. L'obiettivo è sempre quello di dare vita ad un heavy metal diretto e legato ai valori in cui ci ritroviamo. In alcuni pezzi c'è un po' di senso dell'humor anche se in generale l'atmosfera è parecchio oscura.

Che rapporto hai con la SPV?
Devo dire buono. Ci lascia fare tutto da soli e non ha alcuna pretesa dal punto di vista artistico. Non si sono opposti quando abbiamo detto loro che volevamo pubblicare un doppio album e sono stati d'accordo anche sull'idea di realizzare tre diverse copertine.

Immagino che tu sia un grande appassionato di vinile..
Ho un'interessante collezione da cui non potrei separarmi. Purtroppo ai tempi d'oggi non abbiamo scelta. Se potessi metterei il piatto anche in macchina ma hanno inventato il cd e quindi è giusto anche usarlo. Accanto al mio pianoforte ho un vecchio registratore a cassette con cui registro in versione demo le idee che in seguito utilizzo per gli arrangiamenti in studio. Mi piace la tecnologia ma non sono appassionato di dispositivi elettronici. Credo di essere uno dei pochi newyorkesi a non possedere uno smartphone. Non sopporterei la sensazione di essere disturbato ogni cinque minuti con un messaggio.

Quindi molte canzoni sono nate dal pianoforte?
Succede così da molti anni. Mia sorella è una cantante lirica e vederla esercitarsi al pianoforte mi ha sempre ispirato. Altre volte mi ritrovo con Edward Pursino e componiamo qualcosa insieme. La costante comunque è che scrivo in continuazione e fino al momento in cui l'album non è concluso ci possono essere dei cambiamenti. Per esempio 'Glamour', 'Delirium' e 'Fallen Angels' sono state composte quando l'album aveva già preso una direzione precisa.

Anche stavolta hai registrato e prodotto l'album nel tuo studio..
Ogni volta penso che sarebbe una buona idea contattare qualche produttore esterno ma poi questo si rivela il procedimento migliore per la band. Rispetto al passato volevo che 'Nocturnes Of Hellfire And Damnation' possedesse un grande suono di batteria per ribattere a qualche commento stupido sulla batteria elettronica di Frank Gilchriest. Il tempo vola e anche se sono passati cinque anni da 'The Black Light Bacchanalia' ma sembra fosse ieri eppure abbiamo messo mano ad un sacco di materiale bonus in questo frangente.

Ti trovi a tuo agio ascoltando il metal attuale oppure sei nostalgico degli anni d'oro?
Ascolto delle buone cose ed altre che proprio non fanno per me ma se devo essere sincero non c'è nessuna band di oggi in grado di spingermi a cambiare quello che sono.

Quanto glamour c'è nei Virgin Steele?
Questa è una bellissima domanda. Ti rispondo sottolineando che il testo della canzone non parla soltanto di relazioni tra uomini e donne ma in senso lato della mia passione per la musica. Un po' come 'Persephone' del resto.

Quali sono i momenti chiave dell'album a tuo parere?
Sicuramente l'opener 'Lucifer's Hammer', 'Delirium', la stessa 'Glamour' e 'Fallen Angels'.

Quali invece i testi a cui sei più legato?
A parte quelli di 'Glamour' e 'Delirium' che sono nati in maniera molto spontanea direi quello di 'Demolition Queen' che mi ha riportato ai tempi di 'The House of Atreus'.

Puoi parlarci delle tue recenti collaborazioni?
Ricevo tante richieste di collaborazione ma rispondo quasi sempre di no perché non ho mai tempo. Quella con Chiara Laetitia è nata perché siamo amici da diversi anni e sono riuscito ad aiutarla in una pausa. Mi ha spedito delle linee melodiche e dei testi e poi è venuta qui un paio di settimane. Anche con Timo Tolkki ci conosciamo da una vita. Credo dai primi anni novanta e quando mi ha chiesto se volevo partecipare al suo nuovo progetto Avalon non potevo rifiutarmi. Devo ammettere che mi ha sorpreso come è venuto fuori il pezzo. Il demo che mi aveva inviato era molto diretto. Una tipica heavy metal song a cui ho aggiunto le parti vocali. Non c'erano tastiere e sinceramente lo preferivo nella sua versione primitiva.

(parole di David DeFeis)

Virgin Steele
From USA

Discography
1982 - Virgin Steele
1983 - Guardians of the Flame
1986 - Noble Savage
1988 - Age of Consent
1993 - Life Among the Ruins
1994 - The Marriage of Heaven and Hell - Part 1
1995 - The Marriage of Heaven and Hell - Part 2
1998 - Invictus
1999 - The House of Atreus Act I
2000 - The House of Atreus Act II
2006 - Visions of Eden
2010 - The Black Light Bacchanalia
2015 - Nocturnes Of Hellfire & Damnation
2018 - Seven Devils Moonshine