"The Art Of Revenge" è finalmente realtà. Quali sono le prime sensazioni?
(Marko) Direi ottime. In questo mese trascorso dalla data di pubblicazione del cd, abbiamo ricevuto feedback estremamente positivi. Non solo stiamo conquistando del pubblico che finora non ci aveva conosciuto ma ci sembra anche che alcuni nostri detrattori o quanto meno persone che fin qui non ci avevano dato molto credito, stiano apprezzando "The Art Of Revenge"
(Marco) Potremmo anche indicare i piazzamenti nelle solite classifiche di tendenza straniere ma credo sarebbe ridondante e noioso..
Da cosa dovevate vendicarvi ?
(Marko) Il disco non ha a che fare con qualcosa di specifico, è semmai una nostra esplorazione del tema della vendetta. Una sorta di analisi delle meccaniche e i sentimenti che ruotano attorno ad essa...
(Marco) C"è però da dire che un certo sentimento di rivalsa nei confronti di un pubblico annoiato e sordo ad ogni genere di cambiamento nel disco c"è. Ed è quasi comico come proprio tale "polemica" ci abbia regalato l"attenzione di coloro verso la quale era diretta.
Chi si e" occupato dell"artwork ?
(Marko) Per "The Art Of Revenge" siamo tornati a collaborare con Fabio Timpanaro che aveva realizzato d"altronde già tutte le nostre release con l"eccezione di "Hrs:Min:Sec". Ci siamo incontrati quando il disco era ancora allo stato embrionale e ne stavamo delineando i temi e, diciamo così, la direzione artistica. Noi abbiamo portato le nostre idee e lui ci ha consegnato un prodotto superbo.
(Marco) Volevamo soprattutto qualcosa che si staccasse nettamente dai soliti stilemi industriali ma che mantenesse un "feel" industriale allo stesso tempo. Fabio come sempre sa benissimo come trattare con due pazzi con le idee contrastanti come le nostre. Il link dove potere vedere i suoi lavori è www.ministryofthesign.net
Quali sono le differenze principali tra questo disco e le altre vostre release ?
(Marko) La cosa più evidente credo sia stato il cambio della voce solista ma a parte quello, il nostro obiettivo era quello di un sound più diretto, aggressivo e melodicamente essenziale. Un sound che mostrasse il nostro lato più techno e scevro di alcuni stereotipi futurepop scendendo magari di bpm a vantaggio della profondità e del groove. Un obiettivo che ci pare di aver centrato.
(Marco) E" anche un disco più rock in un certo senso. Abbiamo voluto mostrare un"attitudine che è stata anche propria, ad esempio, dell"ultimo disco dei Combichrist. Ovviamente però, a modo nostro e con i nostri suoni. Credo che ascoltando, si possa notare come ormai le nostre ispirazioni nel comporre vengano totalmente da altre scene e altri panorami sonori.
In cosa ritenete che gli XP8 si siano evoluti maggiormente ?
(Marko) Avendo suonato il disco precedente dal vivo a lungo ci ha mostrato alcune nostre debolezze negli arrangiamenti e mi pare che da quel punto di vista ci sia stata una certa evoluzione.
(Marco) Decisamente. Abbiamo imparato a trovare i "giusti tempi" di una canzone, a farla crescere ed esplodere nel giusto modo, a darle quel qualcosa che entra in testa e la rende costantemente interessante.
Avete utilizzato delle apparecchiature particolari o dei nuovi effetti durante la registrazione?
(Marko) "The Art Of Revenge" è stato il primo lavoro in cui ci siamo permessi un lavoro quasi esclusivamente "inside the box", le capacità di calcolo dei computer di oggi (e la pazienza di alcuni "boffins" la fuori) hanno raggiunto un livello tale che oramai le differenze sonore tra synth virtuali e synth hardware sia decisamente trascurabile. Magari non è così per gli analogici ma tanto quelli sono fuori portata economicamente parlando. Per cui le novità sono state tutte nell’equipaggiamento software: NI Massive e Predator prima di tutto e naturalmente Ableton Live 6 (ed ora 7) in assoluto la nostra piattaforma preferita per il songwriting e dal vivo. Ciò detto ci terrei anche a far notare la presenza in due canzoni dell’album di parti di chitarra elettrica suonate da Marco ("I.C.E.") e Alex Pace dei The Foreshadowing ("Cracked").
Come vi siete trovati a lavorare con Krischan Wesenberg?
(Marco) Benissimo anche perchè, ancora una volta, Krischan non è solo un "produttore" ma anche un buon amico, che ho avuto modo di conoscere molto bene nei mesi passati insieme on the road durante il tour con i VNV Nation dello scorso anno, dove io ero stato reclutato come tastierista e lui come sound engineer. Krischan, che è noto nella nostra scena per i progetti Rotersand e Straftanz, viene in realtà da produzioni hip hop e minimal techno e ci ha insegnato una volta per tutte che "più lento spesso significa molto più potente". Inoltre è stato in grado di prendere le nostre canzoni e migliorarle insieme a noi senza stravolgere niente ma semplicemente rendendo più coerente e compatto ciò che già c"era: se quindi il precedente "Hrs:Min:Sec" suona si bene ma riascoltandolo a distanza di tre anni è innegabilmente ispirato alle sonorità Icon Of Coil, questo nuovo album suona solo e solamente come XP8. Esattamente ciò che volevamo sin dall"inizio..
Ci sono delle canzoni o dei testi che ci tieni a sottolineare ?
(Marko) Liricamente "The Art Of Revenge" e "Our Time" sono le più rappresentative dell’intenzione dell’album, l’impronta tematica che abbiamo più o meno attentamente seguito. Per il resto ogni canzone ha la sua storia e la sua importanza per quanto mi riguarda per cui non credo di poterne evidenziarne nessuna.
(Marco) Personalmente sono molto legato a "Your Nature". Era un testo nato originariamente all"indomani della fine di un"amicizia che per anni aveva significato molto per entrambi ma che per me in particolare ha assunto un"altra connotazione quando lo scorso settembre è finita, di punto in bianco, la relazione con la ragazza che stavo per sposare. E col senno di poi, mai testo è stato più adatto a qualcuno. "New Self" è un"altro brano a cui sono legato particolarmente, in quanto è la nostra versione di un vecchio brano dei Cat Fud, il gruppo darkwave in cui Marko militava negli anni novanta. Il brano in questione si intitolava all"epoca "New Dress" e fu pubblicato sulla compilation di Mick Mercer, "The Hex Files". Erano anni che provavo a convincere Marko a riprendere il brano e dargli nuova vita e sono quindi soddisfatto di esserci riuscito.
"Download Me" vuole essere una provocazione riguardo a tutto quello di positivo e negativo viene detto sul web ?
(Marko) Più che una provocazione è un invito esplicito. In definitiva è stata la canzone che, nella sua versione peer to peer , ha preceduto l’album di un mese come download gratuito dal nostro sito.
Il testo è nato un po’ per gioco, attingendo a piene mani dai fiumi e fiumi di parole buttate sull’argomento illegal download dei file musicali ed il futuro dell’industria discografica su diversi forum in rete. Mi divertiva l’idea di immedesimarmi in un file condiviso sulla rete.
Avete rinnovato il vostro rapporto con Infacted Recordings. Pensi che sia l"etichetta migliore per emergere ?
(Marko) Su questo non so risponderti. Oggi come oggi "emergere" non vuol dire più molto ma è sicuramente l’etichetta migliore per noi che ci rivolgiamo ad un mercato tendenzialmente germano-centrico. Abbiamo un dialogo diretto e sincero con Torben Schmidt, il nostro label manager, che ci permette una grande libertà ed un supporto tangibile.
(Marco) Oo la vedo in maniera forse più negativa. Non si può più "emergere" in nessun senso, fintanto che si remane legati al ghetto industrial-ebm. L"Infacted Recordings è una label seria e onesta, con tutti i limiti però di una scena dove ci sono sempre meno soldi da investire e dove un nepotismo fastidioso e costante tarpa le ali a chiunque non sia tedesco o non sia ben integrato in quei giri. Dal nostro punto di vista, abbiamo fatto molto più di molti altri e abbiamo ottenuto un rispetto ed un supporto riservato a pochi. Dubito però che questo si possa definire "emergere" o forse semplicemente puntiamo ancora più in alto di così.
Sul vostro MySpace siete segnalati sotto industrial, techno e trance. E" così difficile descrivere la vostra proposta o dare un senso alle emozioni che si provano ascoltando i vostri dischi ?
(Marko) Descrivere la musica a parole è sempre complesso e con i tag di MySpace è bene cercare di dare per grandi linee un’idea di cosa si ascolterà sul nostro player. Non siamo assolutamente una band "sperimentale" che cerca di fondere generi diversi tra loro, siamo solo una band che ha - e non le nasconde certo - le proprie influenze. Quando tra i generi si potrà includere il FutureUndergroundCyberKore allora useremo quel tag..
Credo che il merito piu" grande che si debba concedere agli XP8 sia quello di sapersi sempre distinguere per un proprio percorso personale in mezzo a tanti gruppi tutti uguali...
(Marko) Non siamo mai stati dei musicisti con la missione di distinguersi a tutti i costi, cerchiamo solo di produrre musica che ci piace. Probabilmente è lo stesso obiettivo dei cosiddetti "cloni" che magari onestamente e con tutto il cuore vogliono suonare come i loro gruppi preferiti. Piuttosto voglio che il mio gruppo preferito siano gli XP8.
Avete intenzione di girare dei video o comunque associare le canzoni di "The Art Of Revenge" a immagini o filmati ?
(Marko) In un qualsiasi altro mercato sarebbe la ovvia mossa successiva alla produzione di un album ma purtroppo nel nostro caso i budget sono assai limitati e finché non avremo le risorse necessarie a confezionare un prodotto professionale, non lo faremo.
(Marco) Abbiamo imparato la lezione di "Forgive(n)", quando facemmo uscire un disco ancora troppo acerbo e assolutamente non pronto alla pubblicazione. Per un video il discorso vale lo stesso, se non ancora di più...
Collaborazioni in vista o altri progetti ai quali state lavorando ?
(Marko) Finita la produzione di "The Art Of Revenge" mi sono trovato con un sacco di tempo libero ma ancora una grossa carica creativa e per questo mi sono voluto lanciare in ben tre progetti paralleli agli XP8: i Jesus Was Homeless con cui mi dedico a un sound rock-alternativo lontanissimo dai territori ebm/industrial; ho poi cominciato a collaborare con Erica Dunham di Unter Null per la produzione del suo prossimo album; infine il mio progetto solista Wast3 con cui ho dato una casa a tutte quelle canzoni che per i motivi più vari non si addicevano ad essere pubblicate come XP8. Per ora ho solo guadagnato un’uscita sulla web compilation Italian Body Music vol. 4 ad opera del portale Electroworld, ma ci saranno presto novità.
(Marco) Io continuerò il mio lavoro con i Grendel, con i quali siamo già al lavoro sul successore del fortunato "Harsh Generation" dello scorso anno. Recentemente ho iniziato a collaborare anche con un amico di vecchia data che ha dato vita ad un nuovo e promettente progetto chiamato Selene Riot, che così come per Wast3 ha visto il primo brano pubblicato sulla compilation Italian Body Music vol.4 e di cui credo si sentirà parlare ancora molto presto, visto che le carte in regola le ha davvero tutte. Ancora una volta, un ringraziamento particolare a Divine e allo staff di suffisscore.com per il supporto. Qualcosa di veramente raro nel panorama italiano..