Vorrei analizzare con te la tracklist del nuovo album. Si parte con ‘Cry Out For A Hero’, un pezzo molto rock n’ roll che all’improvviso prende una piega tipicamente Judas Priest..
È nato così nella mia mente e ha subito solo un paio di cambiamenti nel tempo. La storia è legata a Fist Of The North Star che è da sempre una delle mie più grandi ispirazioni.
Segue una delle tracce più sorprendenti di questo secondo album..
‘From Hell With Love’ è davvero pop ed è nata in maniera del tutto spontanea mentre provavo dei suoni con la chitarra. Il drum beat cambia leggermente durante la traccia ma rimane quasi sempre lo stesso e ha un feeling techno anni novanta irresistibile.
‘Sweet True Lies’ è uno dei miei pezzi preferiti dell’album. Mi ha fatto subito pensare alle cose migliori degli Scorpions..
La melodia principale è nata nel backstage di un concerto dei Wisdom di supporto ai Primal Fear. All’epoca non esistevano ancora i Beast In Black. Il coro è nato dopo in modo molto naturale. Oltre agli Scorpions a me ricorda anche un po' le canzoni di Bon Jovi di fine anni ottanta. Il video, girato da Ville Lipiäinen al Circus di Helsinki, ha dato una nuova dimensione ad un pezzo che attualmente mi rappresenta parecchio. I Judas Priest sono da sempre la mia band preferita perché hanno pubblicato solo grandi album variando in continuazione la loro proposta. Voglio che succeda la stessa cosa con i Beast In Black.
Anche ‘Repentless’ è un’altra potenziale hit. Assieme a ‘This Is War’ è forse la traccia più vicina al debutto..
Questo perché entrambe si ispirano al manga Berserk. Per il testo mi ha dato una mano Paolo Ribaldini.
‘Die By The Blade’ è invece un ibrido perfetto tra un dance beat e le tipiche liriche di Bruce Dickinson..
Interessante. Di sicuro è un pezzo molto anni ottanta e il testo è ispirato anche stavolta da Berserk.
Dopo i flauti di ‘Oceandeep’ è il turno di ‘Unlimited Sin’ e ‘True Believer’, due pezzi dove l’elettronica ricopre un ruolo determinante..
‘Unlimited Sin’ è un pezzo retrowave, nato quasi del tutto strumentale e nostalgico degli anni ottanta. Alcuni momenti ricordano l’ebm e l’italo disco. Ha un certo feeling alla Dan Harrow per esempio. ‘True Believer’ nasce invece da un contagioso beat alla Nintendo.
‘Heart Of Steel’ e ‘No Surrender’ sono la dimostrazione che ascolti ancora power metal e il prossimo disco sarà più heavy?
In realtà ascolto più musica per videogiochi. Abbiamo già iniziato i lavori per il terzo album e ti posso anticipare che saranno effettuati con un team diverso ma è ancora troppo presto per scendere nei dettagli. Anche perché adesso è il momento di andare in tour e promuovere il nuovo materiale.
Anche stavolta hai prodotto l’album per conto proprio..
È la soluzione più comoda perché non ho deadline. L’obiettivo è uscire dagli standard delle produzioni scontate. Voglio che i miei album suonino moderni e tecnologici ma soprattutto abbiano carattere. In questo caso le tastiere hanno un peso specifico molto più consistente rispetto al primo album.
Oltre a Berserk e Fist Of The North Star, quali sono i tuoi anime preferiti?
Armitage III
Com’è andato il tour dei Nightwish?
È stato fantastico! Ogni show è stato migliore del precedente e abbiamo avuto fin dall’inizio un gran feeling con la crew e col pubblico. Alla fine dei concerti ci siamo fermati a parlare con tanti fan e abbiamo preso spunto da ciascun commento. Non pensavamo di scatenare una reazione a catena ma di colpo tutti gli addetti ai lavori, le riviste e le webzine hanno cominciato a parlare dei Beast In Black come della prossima rivelazione della scena metal finlandese. È stata una grande opportunità che abbiamo cercato di cogliere al meglio.
(parole di Anton Kabanen)