-Core
Priest
Svezia
Pubblicato il 13/11/2020 da Lorenzo Becciani

Com'è stata la transizione da 'New Flesh' a 'Cyberhead'?
Non è stata semplice. Abbiamo un nuovo cantante con altre qualità con cui lavorare. Le canzoni di 'New Flesh' erano state composte con Mercury I in mente. Mercury II ha una personalità maggiore e di conseguenza le canzoni di 'Cyberhead' sono state scritte per adattarsi bene alla sua voce. Per il resto è stato lo stesso tipo di processo.

Possiamo affermare che 'Cyberhead' è una logica progressione rispetto a 'New Flesh'?
Assolutamente sì. Anche se i pezzi sono stati scritti per essere generici, nell'album c'è materiale risalente a prima e dopo il cambio di line-up. 'Cyberhead' è un album di rottura, che tocca argomenti come la perdita, il crepacuore e così via, ma il fatto che ci siamo passati ci ha fatto diventare più forti. Dal punto di vista musicale, è un album prodotto meglio. 'New Flesh' era più DIY, mentre per 'Cyberhead' abbiamo utilizzato una strumentazione migliore. Il songwriter è però sempre lo stesso ed entrambi i lavori sono stati prodotti da Simon Söderberg.

Chi è un cyberhead?
Chiunque abbia l'abilità di visualizzare i propri sogni e farli diventare così reali nella sua testa, da fare in modo che avvengano sul serio. Una mente che ha il coraggio di esplorare il suo animo interiore in tutta la sua profondità.

Quanto siete stati afflitti dal cambio di line-up?
Certi cambiamenti devono essere fatti per problemi di fiducia reciproca. Non puoi andare in tour con persone di cui non ti fidi. Questo cambiamento ha comportato un altro cambiamento inatteso e purtroppo il cantante se n'è andato proprio prima di alcune partecipazioni a festival e del tour di supporto agli Aesthetic Perfection. Abbiamo provato a cercarne un altro ma nessuno era in grado di ricoprire il ruolo ed imparare le canzoni in quel breve lasso di tempo. Stavamo perdendo soldi, quindi la scelta è stata di continuare con il solo membro rimasto come cantante. È stato sicuramente complicato all'inizio ma dopo due tour di successo e diversi altri concerti, siamo tornati ad essere una macchina oliata alla perfezione. Adesso siamo meglio di prima e non vediamo l'ora di tornare in tour.

Ritieni di aver mostrato altre influenze con queste nuove canzoni?
Devo citare Vangelis, da cui ho imparato e preso in prestito tanto. È un assoluto maestro. Poi direi J.S. Bach così come Portishead, Muse, Abba e Radiohead. Voglio menzionare pure l'EP 'The Auteurs Vs µ-Ziq'.

Dove avete registrato l'album?
'Cyberhead' è stato registrato ai Cobra Studio di Martin Ehrencrona e Christian Gabel, dove abbiamo trovato un sacco di vecchi sintetizzatori (Jupiter 8, Korg PolySix, LinnDrum e così via). Le voci sono state invece registrate ai Mayfire Studios, assieme a qualche ritocco. Entrambi si trovano a Stoccolma. Anche stavolta abbiamo collaborato con Simon Söderberg. È grandioso lavorare con lui perché ci fidiamo reciprocamente e sappiamo essere comunque sinceri e brutali quando dobbiamo tirare fuori ciò che pensiamo. Ci concentriamo sempre sulle canzoni e non sul nostro ego.

Dal punto di vista della produzione quali sono le differenze principali tra 'New Flesh' e 'Cyberhead'?
Abbiamo avuto accesso ad un hardware grandioso per 'Cyberhead' e anche gli studi erano migliori. Puoi sentirlo facilmente ascoltando l'album. Allo stesso tempo non volevamo suonare troppo puliti. Ci sono anche dei piccoli rumori, che provengono dai vecchi sintetizzatori di cui ti parlavo in precedenza, e Simon Söderberg si è evoluto come produttore tra i due lavori.

Perché avete scelto 'Dead Ringer' e 'Thieves' come singoli?
'Dead Ringer' è stata la prima canzone che abbiamo pubblicato perché volevamo cominciare con una canzone che suonasse simile a quelle di 'New Flesh' ed allo stesso tempo mostra il range vocale di Mercury II. Però lo ammetto, non è certo una hit. Tom Waldton ha realizzato un video fantastico. 'Thieves' era stata scritta in origine per Rein, ma dopo qualche disputa sui crediti è finita su 'Cyberhead'. Penso che prima o poi lei farà uscire la sua versione. È una di quelle canzoni che potrebbe funzionare in diversi contesti e stili.

È appena uscito il video di Claudio Marino per 'Thieves'. Vi siete divertiti a girarlo?
È stato divertente ma impegnativo come tutti i film. Se è facile da girare, probabilmente sarà difficile da guardare e viceversa. Ci sono voluti due giorni, in due diverse location, e Claudio ha fatto un lavoro eccezionale. L'atmosfera sul set è sempre stata positiva e ritengo che sia il suo migliore video. Ci sono tante storie divertenti che potrei raccontare sulle riprese, ma penso che rimarranno segrete per un po'.

Anche quello di 'Dead Ringer' mi è piaciuto molto! Gli occhi di Karin sono incredibili! Ha ancora paura di qualcuno oppure di qualcosa?
Sì, lo sono. Mmm... è una grande attrice e quindi sa come tirare fuori la paura da dentro di sé. Le abbiamo dato solo qualche indicazione.

I Priest non sono solo musica ma anche un concept visuale importante. Quanto è cambiata la vostra visione in questi ultimi tempi?
Entrambi gli aspetti sono estremamente divertenti e impegnativi. Sviluppare concept visuali ogni volta ti consuma. Abbiamo lavorato con Micke Gustafsson (RacHell) e Jonas Mases sugli elmetti che portiamo adesso e la fantastica Kerstin Parsley sta lavorando attualmente ai disegni per il terzo album. Vogliamo mantenere la stessa forma ma mantenere i dettagli. Gli ultimi disegni sono parecchio sci-fi ma in futuro aspettatevi un concept più evoluto e vicino a quello di 'New Flesh'. Sia visivamente che musicalmente, ma più dark.

Abbiamo ancora negli occhi il vostro memorabile show a Serravalle Rock! Non vediamo l'ora di vedervi di nuovo dal vivo. State preparando qualcosa di speciale per i prossimi concerti?
Grazie per averci regalato un'esperienza fantastica. Per noi è stato più che uno show, è stato puro divertimento essere lì e non vediamo l'ora di tornare. Purtroppo sia il tour europeo che quello americano, che avevamo pianificato per quest'anno ed il prossimo, sono stati posticipati o cancellati. Speriamo che la situazione attuale finisca presto in modo da poter tornare in tour. Nel frattempo stiamo registrando nuovo materiale.

(parole di Puppet Master)

 

Priest
From Svezia

Discography
New Flesh (2017)
Cyberhead (2020)
Body Machine (2022)