-Core
Rave The Reqviem
Svezia
Pubblicato il 20/12/2020 da Lorenzo Becciani

Ci eravamo sentiti in occasione del debutto ed in questi anni siete cresciuti molto. Quanto è cambiata la visione rispetto ad inizio carriera?
Non credo sia cambiata. Ho creato la band perché volevo dare vita ad un ibrido tra metal ed elettronica ed ancora oggi è così. Rispetto ad allora però la componente sinfonica ha assunto un peso specifico maggiore. Il primo album era più vicino al classico industrial metal mentre adesso il nostro suono è più melodico.

La componente sinfonica e gli arrangiamenti orchestrali sono cresciuti nell'ottica della dimensione live?
Sicuramente ma anche perché la musica classica ha sempre fatto parte della mia vita. Ho avuto un'educazione classica ed a dodici anni ho scritto la mia prima opera. Direi che è stata una conseguenza naturale anche se il debutto era parecchio elettronico. Con il terzo album l'elemento sinfonico è emerso in maniera lampante e ha donato maggiore potenza e drammaticità alle canzoni.

Come hai deciso di chiamarti The Prophet?
In realtà il nome è nato tanto tempo fa. Ho deciso che la band è la mia Chiesa, perchè vedo la musica come qualcosa di spirituale. Esattamente come la religione, la musica può donare benessere e forza, oltre che a permettere di affrontare le problematiche della vita. Una fan australiana mi ha scritto che un giorno aveva deciso di suicidarsi e ha cambiato idea grazie alla nostra musica e questo mi ha fatto capire che c'è qualcosa di più.

Scrivi primi le liriche o la parte strumentale delle canzoni?
La maggior parte delle volte la musica. Nel mio mondo le melodie sono molto importanti e mi vengono sempre in mente di notte, quando mi sto per addormentarmi, mentre dormo o appena mi sveglio. Per questo devo fare in fretta ad alzarmi e salvarle con un registratore vocale, cercando di non svegliare mia moglie. Le ho chiesto di sposarmi a Firenze. Adoro il vostro paese ed il Rinascimento.

Dove avete girato il video di 'Colossvs'?
A Kalmar, la città dove vivo. Non è molto importante adesso ma secoli fa era la capitale della Svezia. Abbiamo potuto realizzare il video con un budget molto basso grazie a Petter (The Archbishop) che lavora per la televisione svedese. In questo modo il lavoro è stato estremamente professionale e non ci siamo dovuti spostare a Stoccolma, come fanno un po' tutte le band.

Ritieni che sia la traccia chiave del disco?
Forse sì, ma ogni traccia si differenzia dalle altre. 'Colossvs' è quella più gotica e penso che possa aprirci ad un pubblico di diversa estrazione. Il primo album era molto harsh e questo spaventava certe persone mentre adesso abbiamo melodie più commerciali e mainstream, anche se non vogliamo perdere i vecchi fan.

Come hai incontrato Jenny Nord?
Sui primi due dischi ha cantato mia madre, che fa ancora parte della Chiesa. Poi è entrata in line-up Jenny Fagerstrand, che ha svolto un ottimo lavoro ma poi se n'è andata. É stato un accordo da entrambe le parti perché era palese che lo stile del tour non fosse adatto per lei. È stato un periodo difficile perché la voce femminile è un elemento determinante nella nostra musica. Ci siamo messi alla ricerca di una nuova cantante e abbiamo audizionato un paio di ragazze di talento, che però non facevano al caso nostro. Poi ho scoperto Jenny Nord (The Sister Superior) e tutto ha cominciato a girare per il verso giusto. Ci ha girato un paio di video dove cantava le parti di 'Are Yov Happy Now, Fidelio?' e 'Saint Jvdas' e mi è piaciuta fin da subito. Rispetto a chi l'ha preceduta è molto più femminile e delicata, senza perdere in energia. Io e mia madre siamo andati a Göteborg per conoscerla ed è stato amore a prima vista. Dopo aver discusso un po' dei dettagli, l'abbiamo invitata a Kalmar in sala prove. La sera stessa, in un pub, le abbiamo chiesto se voleva far parte della band e ha accettato. È stato difficile registrare, a causa dell'emergenza sanitaria, ma il contrasto tra la mia voce, quella di Rickard e la sua è fenomenale. In precedenza cantava negli Ultima Fate e ha un progetto solista denominato Aligned.

Attualmente sei coinvolto in altri progetti?
No, ma sono iscritto a BMG e scrivo canzoni per altri artisti.

Stavolta la componente dubstep sembra diminuita..
Ci sono ancora elementi dubstep nella musica ma non troppi. Il mio riferimento in passato erano i Korn con la loro collaborazione con Skrillex. I Korn sono da sempre la mia band nu metal preferita e anche il nuovo album è eccezionale. Se devo citare un gruppo che sto ascoltando parecchio di questi tempi, tra quelli che miscelano elettronica e rock, sono i Pendulum. Credo che il loro sia davvero il mix perfetto tra le due dimensioni.

Segui anche altri gruppi nu metal?
Per una decina di anni il genere è morto e viveva di nostalgia, mentre adesso stanno uscendo un sacco di cose interessanti. Gli Slipknot mi piacevano di piu' agli esordi, ma Korn, Deftones, Rob Zombie e Bring Me The Horizon hanno pubblicato album veramente validi.

In termini di produzione cosa volevi ottenere?
Suoni meno compressi e legati al drum n' basso rispetto ai primi anni della band. Adesso curo maggiormente le dinamiche e cerco un impatto superiore della voce, anche se batteria ed elettronica svolgono comunque un ruolo fondamentale. Devo ringraziare Linus Corneliusson dei Fascination Street Studios, che negli ultimi tempi ha collaborato pure con le Babymetal, perché mi ha aiutato tantissimo ad ottenere ciò che volevo.

Pensi di realizzare un album di remix anche per 'Stigamata Itch'?
Non so se è nei piani di Out Of Line ma sicuramente mi piacerebbe. Al momento siamo concentrati sul tour anche se non sappiamo quando sarà possibile tornare a viaggiare. Siamo molto dispiaciuti di aver dovuto annullare la data al M'era Luna Festival, dove avremmo dovuto suonare nel main stage. Per gennaio o febbraio realizzeremo un evento streaming.

(parole di Filip Lönnqvist)

Rave The Reqviem
From Svezia

Discography
Rave The Reqviem (2014)
The Gospel Of Nil (2017)
Fvneral [sic] (2018)
Stigmata Itch (2020)