-Core
Caron Dimonio
Italia
Pubblicato il 12/04/2022 da Lorenzo Becciani

Il periodo che stiamo vivendo non è dei migliori. Di che umore è Caronte?
(Giuseppe) La band è in ottima forma, ci sentiamo creativi e abbiamo molta voglia di suonare, il 1 aprile abbiamo presentato il nuovo album al Covo di Bologna, con noi c’erano sul palco Nerila Invo e Nevica, il nostro produttore. Allo stesso tempo personalmente ammetto di essere un po’ preoccupato per la guerra e i disagi che sta arrecando.
(Lorenzo) È davvero un grande privilegio essere un uomo di questo tempo: abbiamo già conosciuto la Pestilenza, la guerra ha appena piantato le tende fuori città e la notte. Tendendo l'orecchio nel silenzio, già si sentono gli zoccoli del cavallo della carestia lanciata al galoppo. Troviamoci dunque un buon punto panoramico e teniamo a portata di mano i nostri occhiali da sole migliori.

Come avete vissuto la transizione tra ‘Religio’ e ‘Porno Post Mortem’?
(Giuseppe) Avviene sempre tutto in modo molto naturale, non programmiamo mai, musicalmente parlando, i nuovi album. È stato frustrante (causa COVID) aspettare fino al 2022 per pubblicare Porno post mortem, quello sì. 
(Lorenzo) Giuseppe e Filippo, avuti chiari ed inequivocabili i segni dell'imminente Giudizio, hanno fatto bene a chiedere il mio aiuto nei Caron Dimonio perché mi interesso da molti anni di questi temi. Approfitto di queste righe per ringraziarli della fiducia che hanno riposto in me e per la loro stima nei miei confronti.

Siete soddisfatti del feedback ricevuto da ‘Religio’? Cosa volevate cambiare o migliorare con questo nuovo lavoro in studio?
Giuseppe: molto soddisfatti, c’è stata una buona risposta, abbiamo suonato molto, che è la cosa che preferiamo fare. Riguardo al cambiamento, come risposto prima, quando creiamo siamo molto istintivi, non ascoltiamo solo post punk, di conseguenza a livello inconscio nella nostra musica finiscono anche altre influenze che provengono da altri generi. Quindi se c’è stato un cambiamento non è stato voluto.
(Lorenzo) Quando finalmente ci siamo riuniti tutti e tre in studio Giuseppe aveva già preparato le sequenze elettroniche neurali impostando i parametri vitali di base e Filippo disponeva di un buon campionario di robusto materiale osseo. Durante le sessioni ho aggiunto i tessuti molli sintetici e avviato le pulsazioni, quindi, connesse le articolazioni e avviata l'attività sensoriale, abbiamo dato vita e voce alla Creatura.

Quando avete cominciato a comporre il nuovo materiale? É stato un processo complicato? Seguite delle regole precise in termini di songwriting e di arrangiamenti?
(Giuseppe) Scrivo io le canzoni, testi/voce, synth, piano, chitarre e batterie elettroniche, batterie che lascio sempre abbastanza minimali di modo che Lorenzo possa poi arricchirle. Lorenzo inserisce anche dei synth dove ce ne fosse bisogno, diventa una sorta di secondo produttore in sala prove. Filippo si occupa delle linee di basso, anche queste fondamentali. Diciamo che porto lo scheletro dei pezzi al Lotostudio, nostro quartier generale, poi gli altri li “farciscono” e creiamo tutti insieme il sound Caron Dimonio. Gianluca Lo Presti in ultima battuta amalgama il tutto.
(Lorenzo) Quando finalmente ci siamo riuniti tutti e tre in studio Giuseppe aveva già preparato le sequenze elettroniche neurali impostando i parametri vitali di base e Filippo disponeva di un buon campionario di robusto materiale osseo. Durante le sessioni ho aggiunto i tessuti molli sintetici e avviato le pulsazioni,quindi,connesse le articolazioni e avviata l'attività sensoriale, abbiamo dato vita e voce alla Creatura.

Che tipo di sound avete chiesto a Gianluca Lo Presti? Avete usato dei synth particolari? 
(Giuseppe) Io uso due Electribe Korg, primo e secondo modello. A Gianluca avevamo chiesto un sound un po’ più elettronico, ma senza snaturarci,ottimizza poi tutto in fase di mixaggio, e aggiunge dei synth dove ce ne fosse bisogno, il synth nel finale di Post mortem, brano con Cristiano Biondo è suo. Ha usato poi Moog sub 37, Op 1 Teenage Engineering, Arturia Analog Lab collection. Abbiamo anche un secondo master molto noise, molto poco radiofonico, che al momento abbiamo deciso di non pubblicare. In futuro vedremo se utilizzarlo. Diciamo che è stato un esperimento. Al momento è top secret. 
(Lorenzo) Gianluca Lo Presti, ipsissimus magister, ha aperto i canali dove tiene imprigionati i suoi fantasmi, che hanno quindi iniziato a vagare per il Lotostudio interferendo con le frequenze, annidandosi nelle valvole e modificando gli ambienti. Personalmente ho usato la mia amata Roland Gaia SH-01 per le sonorità più arcadiche e sottomarine.

La sensazione è che il vostro rapporto con l’elettronica stia crescendo. Prima sembravate più orientati verso una tipologia precisa di elettronica mentre adesso le influenze sono molteplici. Cosa avete ascoltato di recente che vi ha veramente colpito?
(Giuseppe) Come detto prima non ascoltiamo solo post punk, questo aspetto è emerso di più in questo album, ma non è stato programmato. Anche l’ingresso di Lorenzo ha influito. 
(Lorenzo) L'audiocassetta allegata alla seconda edizione del volume "Il mistero delle voci dall'aldilà" di Marcello Bacci (Edizioni Mediterranee, 1987) mi ha molto influenzato.

Che rapporto avete col porno? Quali sono i vostri fetish preferiti?
(Giuseppe) “… il porno si instaura dopo la morte del desiderio: morto sacrificato eros, rimane l’aldilà del desiderio. Quando tu fai qualcosa al di là della voglia, la voglia della voglia, questo è il porno.” Carmelo Bene a parte mi piacciono le milf, all’occorrenza anche le curvy!
(Lorenzo) Ripetendo ossessivamente la sequenza di accensione 1-2-4-5-3 del motore FIAT 2000 cc 20 valvole 5 cilindri aspirato a benzina riesco a raggiungere, mi scuso per la franchezza, sia metalliche erezioni che visioni mistiche contemporaneamente.

Provate a recensire ‘Cosmo’ e ‘La Preghiera Dell’Ingordo’ per i nostri lettori.
(Giuseppe) ‘Cosmo’ è un testo estivo, ispirato da una poesia di Aldo Nove: “L’attimo azzurro”. E’ l’unico brano dove i tormenti si placano per lasciare il posto a una sorta di estasi, di senso di equilibrio, e di fusione totale con la natura e l’universo.  A livello musicale c’è un inedito avvicinamento a sonorità trip hop. Inizialmente scherzando veniva chiamata “Twin Peaks” per via dei “tappeti” di synth di Lorenzo, e delle note di basso di Filippo. Riguardo a ‘La preghiera dell’ingordo’, come si evince dal titolo, la tematica del testo è incentrata  sull’ingordigia, sulla fame insaziabile di vita che scaturisce da un vuoto esistenziale, e che nei casi più estremi porta all’avidità, al consumo eccessivo di droghe e alcool, o al desiderio continuo di sesso. Musicalmente c’è un connubio di elettronica e noise.
(Lorenzo) ‘Cosmo’ è la canzone adatta per quello specifico momento del rito funebre occidentale in cui la bara viene inumata o tumulata, è un mantello di solenne irreversibilità o forse di irreversibile solennità. Per quelle notti fonde in cui uno ha voglia di correre davvero forte in macchina pervaso da un certo furore consiglio di ascoltare ad alto volume "La preghiera dell'ingordo" ma raccomando, in questo caso, di non assumere assolutamente droghe o alcool non solo per ovvie ragioni di sicurezza ma anche per non interferire col demone che si è temporaneamente impossessato di voi. Guidata la macchina fin dove possibile, cominci a camminare nella neve sempre più alta che arriva al ginocchio, poi all'ombelico, fino alla gola. Completamente solo, puoi fare l'incontro che hai aspettato tutta la vita.

A cosa si riferisce ‘Muto Bianco’?
(Giuseppe) Durante il lockdown sono rimasto isolato in un paesino nelle prealpi varesine, passavo le giornate passeggiando nei boschi, precisamente dall’otto marzo fino a fine di maggio,  il testo e le parti di pianoforte sono nate in quei mesi. Il brano è dedicato alle montagne in generale.

Come è nata la collaborazione con Cristiano Biondo degli European Ghost?
(Giuseppe) Sono un fan degli European Ghost, sono dei cari amici, si fa spesso serata insieme. Avevo questo testo più teatrale, ma serviva una voce adatta, così abbiamo deciso di coinvolgere Cristiano. 
(Lorenzo) Abbiamo notato, assistendo ai live set degli European Ghost, che Cristiano Biondo ha inconsapevoli doti medianiche e a noi serviva un medium che interpretasse il testo di "Post Mortem" in trance. Lo abbiamo quindi attirato da noi con una scusa per poi mesmerizzarlo pesantemente. La cosa ci è anche sfuggita di mano e sono emerse creature inquietanti, ma sinceramente di questo preferisco non scrivere.

Personalmente trovo che Caron Dimonio sia un progetto a carattere internazionale ma è naturale chiedervi se ci sono delle band con cui avete legato in maniera particolare o degli album italiani che meriterebbero la nostra attenzione..
(Giuseppe) Mi piace la scena wave napoletana, sono in ottimi rapporti con gli Ash Code. Siamo in ottimi rapporti anche con le band bolognesi, Filippo suona anche nei The Black Veils. Siamo tutti amici e quando si può ci si riunisce per fare bisboccia, degni di nota anche i Two Moons.  Mi è piaciuto molto ‘Again’ (2020) dei Selfishadows, mi accompagnava spesso come sottofondo musicale nelle passeggiate fra i boschi durante il lockdown. 

Bologna ha vissuto dei periodi importanti a livello musicale. Ha ospitato una scena punk di rilievo negli anni ottanta e poi ha continuato a proporre un valido movimento underground. Com’è la situazione attuale? Ci sono dei locali che vale la pena frequentare? Qualche gruppo che potrebbe sfondare da un momento all’altro?
(Giuseppe) Dieci anni fa ho creato Atmosphere Bologna eventi, organizzo 1/2 eventi al mese, concerti + dj set. La scena è molto viva e per questo personalmente devo, e il pubblico alternative di Bologna deve, ringraziare Freakout, Covo e Tank, locali che abitualmente mi ospitano e che organizzano eventi molto notevoli. Poi ci sono anche Link, Estragon e Locomotiv. Credo che i The Black Veils siano una fra le band migliori di Bologna al momento, ascoltate ‘Carnage’.
(Lorenzo) Bologna è una città meravigliosa, e venendo io dalla montagna rimango sempre impressionato dalla sofisticatezza dei suoi abitanti, dall'acqua corrente e dall'energia elettrica in tutte le case. Consiglio sicuramente il Museo Civico Medievale. In città si temeva che potessero sfondare i ghibellini dopo la battaglia di Zappolino,ma poi l'allarme è decisamente rientrato.

Con grande lentezza sta riprendendo l’attività live. Cosa dobbiamo attenderci da uno show dei Caron Dimonio?
(Giuseppe) Il nuovo show dei Caron Dimonio è rumoroso ed elettronico, le ritmiche e i bassi serrati, stiamo preparando il nuovo live in questi giorni, siamo molto carichi, rinnovo l’invito il 1 aprile al Covo club di Bologna. Poi COVID permettendo ci rimetteremo ad organizzare il nuovo tour, abbiamo già ricevuto delle richieste e stiamo contattando i promoter con cui abitualmente lavoriamo.
(Lorenzo) Il nostro concerto,come al solito, sarà senza fronzoli e manesco,vi chiediamo solo di vestirvi a modo dopo due anni di tute e pigiami. Vi daremo ciò che vi spetta.

Caron Dimonio
From Italia

Discography
Solaris (2016)
Religio (2018)
Porno Post Mortem (2022)