-Core
Conjurer
UK
Pubblicato il 13/07/2022 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto congratulazioni. L’album è fantastico e non vediamo l’ora di sentirlo eseguito dal vivo. 
Ti ringrazio. Speriamo di tornare presto in Italia. Ad aprile abbiamo fatto una data con i Celeste e non ho mai patito tanto caldo. Ora faremo qualche festival e poi da autunno inizieremo a promuovere il nuovo disco in più posti possibili.

Pensi che con questo secondo album potrete conquistare maggiori fan in Europa o negli Stati Uniti?
Onestamente è difficile rispondere. Attualmente stiamo cercando di capire la reazione delle persone a questo disco, che è molto diverso dal precedente. Sicuramente siamo diventati meno accessibili, con canzoni più lunghe e strutture complicate. É un disco in cui c’è molto di noi e sono sicuro che i fan lo ameranno tra dieci anni. Adesso non lo so. Il supporto di Nuclear Blast sarà importantissimo e naturalmente penso che potremo fare bene anche negli Stati Uniti. 

Qual era la visione stavolta?
Il disco è nato in un periodo di grande incertezza, non solo a causa della pandemia. Questo perché il primo album era stato scritto quasi totalmente mentre eravamo in tour. Stavolta non sapevamo né cosa sarebbe successo dopo, se ci sarebbe stata la possibilità di pubblicare un altro disco e se magari avremmo ricevuto offerte per un tour negli Stati Uniti o per partecipare a grossi festival. Siamo un gruppo estremo e quindi non abbiamo passaggi radiofoniche e non finiamo sulle copertine delle riviste. Eravamo molto eccitati a riguardo e poi è arrivata la pandemia, i lockdown e così ci siamo fermati. Ripensandoci, la scelta di dedicarci alle nostre famiglie è stata la migliore possibile. Io mi sono sposato e anche gli altri ragazzi sono andati a vivere da soli o comunque hanno famiglia. Questo ci ha permesso di ripartire con ancora più energia e di spingerci oltre i nostri limiti senza avere nessun obbligo. Il disco sostanzialmente era finito due anni fa. Will Putney si è occupato del mixaggio ed i master sono stati consegnati all’etichetta nei primi mesi dello scorso anno. 

Possiamo affermare che questo è stato il periodo peggiore per la band?
Stare a casa è terribile e per qualche mese non sapevamo nemmeno se la band sarebbe andata avanti.  Però nelle nostre vite ci sono stati tanti cambiamenti positivi quindi c’è stato anche un lato positivo. 

Avete da poco pubblicato il video di ‘Cracks In The Pyre’. 
È la mia traccia preferita del disco e la più varia di tutte. L’ultima cosa che si sarebbero aspettati i fan dei Conjurer. Ha un andamento blues, doom e strano ed il video è stato girato dal fotografo Matthieu Gill. Non aveva mai girato un video prima di adesso ma abbiamo provato ed il risultato è stato superiore alle aspettative, anche grazie a Hamish Somers e Ashley McLean. 
 
Sembra che abbiate un fetish per le felpe con cappuccio. Lo avete preso dai Celeste?
Ahahaha… non vogliamo nasconderci ma sicuramente ci piace stare comodi. I Celeste sono una grandissima band e non finiremo mai di ripeterlo.

Cosa pensi della scena inglese?
Siamo fortunati a far parte di un movimento che è cresciuto molto negli ultimi anni. Prima di formare i Conjurer facevamo tutti parte di altre formazioni underground e, soprattutto nel Nord del Paese quindi in città come Manchester, Leeds o Sheffield, era sufficiente avere un paio di demo per suonare davanti a tanta gente. 

Cosa volevate cambiare dopo ‘Mire’?
Volevamo ottenere un suono organico ma allo stesso tempo con la pesantezza delle produzioni moderne. Diciamo che ‘Mire’ rappresenta il settanta per cento di quello che siamo, ‘Pathos’ probabilmente il novanta e con il prossimo album compieremo un ulteriore step. 

Su Metal Archives troviamo scritto che i vostri testi parlano di misantropia, natura, folklore e mistero.
A parte le definizioni, ci teniamo ad avere una forte connessione con la musica. In occasione dell’uscita di ‘Mire’, gli altri ragazzi sapevano bene di cosa avrei parlato mentre questo disco è stato più collaborativo anche dal punto di vista delle liriche. Anche gli altri membri hanno portato delle idee e nel complesso, a parte un paio di brani che sono una sorta di sfogo personale, parlo dell’ansia e di come fare a batterla e rialzarsi dopo delle situazioni difficili. 
 
(parole di Brady Deeprose)

Conjurer
From UK

Discography
Mire - 2018
Páthos - 2022