-Core
Westhand
USA
Pubblicato il 04/09/2022 da Lorenzo Becciani

Cosa significa il vostro nome?
Westhand esamina il dualismo che tutti gli esseri umani devono affrontare. Come siamo intrinsicamente sia buoni che cattivi.

Quali erano le vostre ambizioni quando avete cominciato?  
Volevamo creare musica che ci piacesse ma anche ricercare un sound che fosse ambizioso.

Quali sono le vostre influenze principali?
Amiamo una miriade di gruppi diversi. Tutti quanti apprezziamo Northlane, DVSR, Bring Me The Horizon e Loathe.  

Siete più per il rap old school o per la nuova scena hip hop?
Personalmente mi piace di più la vecchia scuola, ma alla fine ci sono ottimi artisti anche oggi.  

Quando avete cominciato a comporre le canzoni di ‘Cyanide Culture’? E’ stato un processo complesso?  
Abbiamo scritto e riscritto queste canzoni praticamente da quando si è formata la band e quindi dal 2014. Una canzone, ‘Safe Haven’, è stato totalmente riscritta in studio ma le altre hanno impiegato anni per arrivare alla versione attuale. Personalmente il songwriting significa ascoltare i demo strumentali delle canzoni e invocare un tema o delle emozioni di cui parlare. A quel punto dedico lo stile vocale più adatto e metto giù un po’ di testi. Anche Michael, il nostro chitarrista, mi ha dato una mano in tal senso. 

Dove avete registrato il materiale? Che tipologia di produzione e mixaggio desideravate ottenere?
Abbiamo registrato le versioni finali di questi pezzi a Grand Rapids, Michigan con Lee Albrecht. Volevamo un suono pulito ma autentico e ci siamo fatti aiutare da un produttore e compositore di spessore. Lee ha fatto centro, per così dire. I momenti più eccitanti delle sessioni sono stati quando abbiamo registrato ‘Ultraviolet’ e ‘Artificial Icon’, i primi due singoli. Ascoltare il prodotto finale è stato davvero stupendo e ce lo ricorderemo per sempre. 

Di cosa parlano le liriche?
I temi sono diversi e abbiamo trattato argomenti come la povertà, l’abuso di sostanze stupefacenti, le relazioni tumultuose, la guerra ed i traumi in generale, l’ansia, la depressione, il bullismo adolescenziale.. 

‘The Night I Lost Control’ è ispirata ad un fatto reale? 
No, parla di un teenager che è  cresciuto in un quartiere povero con una famiglia insicura. Sceglie di andare in guerra, poiché vede questa come l'unica via d'uscita dal suo quartiere, a parte la morte o la prigione. Una scelta che lo porta via dai guai, ma che lascerà un'impressione eterna sulla sua psiche.

Provate a recensire ‘As Light Left Our Eyes’ e ‘Bitterblossom’ per i nostri lettori..  
La prima affronta il tema dell’ansia che purtroppo mi sfiora tutti i giorni. La canzone parla di sentirsi il solo con certi pensieri e avere difficoltà a sconfiggerli. La seconda invece parla di un bambino che viene costantemente bullizzato al punto di credere che l’unico modo per farla finita sia entrare a scuola con una pistola e usare la violenza. 

Come siete entrati in contatto con JT Cavey e Tyler Tate?
In entrambi i casi è stato il nostro produttore a coordinare la loro partecipazione al disco. 

Il movimento progressive metalcore è piuttosto ampio. Cosa pensate di avere in più rispetto alle altre band?
Credo che il nostro sia un eccellente ibrido tra metal e metalcore e rap e hip hop. Poi abbiamo molti stili vocali differenti e cerchiamo di mantenere fresca e ispirata la musica. 

Dove è stato il vostro primo show?
Ad un festival locale che si tiene tutti gli anni e si chiama The Pizza Show. Ci suonano i migliori talenti del posto e qualche band in tour dalle nostre parti. 

Potete darci qualche consiglio su band underground di valore?  
Ti suggerisco di ascoltare Spirit Breaker, Plainview, Funeral Wake, Redlord, Our Vices e As We Divide.  

Westhand
From USA

Discography
Cyanide Culture - 2022