-Core
Gaerea
Portogallo
Pubblicato il 15/10/2022 da Lorenzo Becciani

Partiamo dagli esordi. Siete diventati subito piuttosto noti a livello internazionale, vuoi per l’unicità del songwriting, per l’approccio o anche semplicemente per il fatto che le vostre identità erano misteriose. Come è stato il processo all’inizio?
Ho iniziato a buttare giù i primi riff soltanto perché sentivo l’urgenza di farlo. Non pensavo che avrei pubblicato un album. Dopo qualche mese c’è stato l’interesse di un’etichetta italiana, la Everlasting Spew Records, e così le cose hanno cominciato a farsi più serie. Abbiamo iniziato a suonare in giro e la crescita è stata costante e di pari passo con le performance dal vivo. A quel punto abbiamo pensato ad ogni album come a un modo per abbattere nuove barriere.

Il concept era chiaro fin dal principio?
Non proprio. Però siamo sempre stati una band urbanistica. La nostra ispirazione non è di tipo ritualistico.  

Com’è stata la transizione tra ‘Unsettling Whispers’ e ‘Limbo’?
La differenza sostanziale è stata che nel passaggio tra i due album eravamo diventati una touring band, con tutto quello che comporta. A quel punto era chiaro che avessimo bisogno di qualcosa di più strutturato e per fortuna abbiamo trovato un’etichetta come Season Of Mist che ci ha permesso di compiere un salto qualitativo. 

Trovo che ‘Mirage’ sia la naturale progressione rispetto a ‘Limbo’, ma soprattutto che col tempo abbiate puntato un approccio compositivo molto più live oriented..
Sono d’accordo. É un argomento che è venuto fuori quando abbiamo discusso di come avrebbe dovuto suonare il nuovo album. Tutte le canzoni di ‘Mirage’ potrebbero trovare posto nelle prossime setlist del gruppo, poi siamo migliorati come musicisti e quindi emergono dettagli che prima rimanevano nascosti.

In effetti ogni pezzo potrebbe essere utilizzato come “singolo”, ma allo stesso tempo ‘Mirage’ è un album molto interessante da ascoltare dall’inizio alla fine..
Pensiamo sempre ai nostri album nella loro interezza. Di questi tempi è quasi impossibile che qualcuno ascolti un disco dall’inizio alla fine. Combattiamo continuamente col tempo ed è difficile avere tanta attenzione. Internet è quello che è ma come ascoltatore ritengo che le migliori esperienze sonore siano quelle complete. Sono un collezionista di vinili e compro solo i vinili delle band che agiscono in questo modo. Detto questo, in poco tempo le vendite di ‘Mirage’ hanno superato quelle di ‘Limbo’ quindi significa che il vinile funziona ancora. 

In termini di produzione cosa desideravate ottenere?
Le canzoni hanno più dinamiche, sono esplosive, caotiche ma anche minimalistiche a tratti. L’idea era di ottenere un suono più organico e Miguel, il nostro produttore, ha svolto un lavoro eccellente.  

Perchè avete inserito ‘Dormant’ solo come bonus track? Ti farà sorridere magari, ma è la mia traccia preferita del disco..
E’ una delle prime tracce che abbiamo scritto. Nel booklet c’è anche un artwork speciale a riguardo. Siamo egoisti e pensiamo prima a noi stessi che al pubblico e vogliamo che ogni traccia sia compiuta. In questo caso era difficile ottenere esattamente ciò che volevamo perché trattavamo di morte e non del vortice che ha travolto la società come nel resto dell’album. É più intima, triste e ispirata quindi le abbiamo dato una forma differente. 

Com’è la scena di Porto? Personalmente adoro gli Holy Nothing anche se fanno un genere molto diverso dal vostro.
Ci sono tante band. È facile trovare 300-400 persone ai concerti e ogni musicista ha almeno due progetti. Come tutte le nazioni dell’Europa del Sud, come la Spagna e l’Italia del resto, l’arte ed i sacrifici che comporta non vengono presi troppo seriamente, tanto che il governo non supporta quasi per nulla le realtà discografiche. In Portogallo ci sono ottime band come Moonspell, Sinistro, The Ominous Circle, Analepsy, Process Of Guilt e tante altre che magari si fermeranno a uno o due dischi, ma che comunque contribuiscono a rendere attiva la scena.

Uno dei motivi per cui trovo interessanti i Gaerea è che hanno rotto quell’egemonia per cui il black metal doveva definirsi per scena. Prima quella norvegese, poi quella svedese, poi la francese o l’americana. Voi invece non seguite alcuna regola. 
Non ci sentiamo dei rivoluzionari, abbiamo semplicemente trovato la nostra strada. Ci sono tante band interessanti come Mgla, Harakiri For The Sky, i nostri amici Der Weg einer Freiheit, Winterfylleth e Zeal & Ardor. Questi ultimi sono davvero rivoluzionari.

Qual è la forma più pura di black metal che hai mai visto dal vivo?
Non ci sono dubbi. I Watain! Sono la mia band preferita in assoluta, la loro musica è monumentale e adoro la visione e l’attitudine che ci sono dietro. Tra un paio di mesi suoneremo con loro in Messico e sarà un grande onore. 

E’ difficile tenere la vostra identità nascosta in tempi di social? 
Quello che conta è avere una forte immagine sul palco. Vogliamo che tutti guardino la stessa cosa, senza distrarsi.  

Mentre aspettavo l’intervista ho dato un’occhiata al tuo profilo Instagram e ho notato che lavori pure nel campo dei film e dei video. Quali sono i tuoi registi preferiti?
Avrei bisogno di un’altra ora per potere affrontare l’argomento. Posso dirti che il mio film preferito è Viale del tramonto del 1950. Tra i registi contemporanei adoro Christopher Nolan, per la sua tecnica incredibile, e Wes Anderson, che è un vero pittore. Anche Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders è un capolavoro. Un altro film che ti consiglio è Enemy di Denis Villeneuve, tratto da un romanzo di Josè Saramago. 

(parole di Guilherme Henriques)

Gaerea
From Portogallo

Discography
Unsettling Whispers - 2018
Limbo - 2021
Mirage - 2022