Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare le nuove canzoni?
Chrigel è davvero incredibile. Sembra che scriva e contempli in qualsiasi momento anche se il focus sul nuovo disco è durato cinque mesi circa.
Possiamo considerare 'Helvetios' un tributo alle vostre origini?
L'album è il tentativo di raccontare la storia della guerra gallica (78-50 A.C.) dal punto di vista delle tribù elvetiche. L'idea del concept è nata circa un anno fa discutendo sul 'De Bello Gallico' in cui Cesare narra le vicende da vincitore cercando di mettersi in bella luce. L'autenticità dell'opera è questionabile.
Quali sono le differenze sostanziali in termini di produzione tra 'Helvetios' e le vostre release precedenti?
Questa volta non ci siamo limitati a registrare e basta con Tommy Vetterli ma abbiamo svolto il mixaggio e buona parte della produzione nei Newsound Studios. Anna Murphy e Marco Jencarelli hanno fatto il resto ai Soundfarm Studios. Lavorare con Tommy è stata una grande esperienza e per quello che mi concerne il mixaggio di 'Helvetios' è il migliore che abbiamo mai avuto.
Perché avete utilizzato due studi?
Perché avevamo troppi strumenti da registrare e poco tempo a disposizione tra un tour e l'altro. In questo modo abbiamo lavorato quasi simultaneamente in due posti differenti. Anna ha iniziato qualche mese prima occupandosi degli strumenti tradizionali e delle parti vocali a Lucerna mentre Tommy si è concentrato su chitarre e batteria. Ci siamo fidati al cento per cento di quello che ci diceva puntando sulla sua esperienza e si è rivelata la scelta più giusta.
Adesso scegli tre canzoni chiave del disco e prova a recensirle per i nostri lettori..
Helvetios – E' la title track dell'album e l'introduzione della storia. Musicalmente adoro come passa da atmosfere epiche a parti thrash-death in-your-face. E' già una delle mie preferite da suonare nei concerti e sicuramente la migliore apertura che abbiamo mai avuto dal vivo.
Meet The Enemy – Se non aveste ancora capito che il concept parla di guerra ve ne accorgereste ascoltando questa canzone. Uno dei titoli più forti a mio parere e uno splendido esempio del nostro stile.
Alesia – Il testo è uno dei più avvincenti. Parla dell'assedio dei civili e di sentimenti oscuri. Ascoltando il coro è come se conoscessi la canzone da secoli.
Com'è andata la prima edizione del vostro festival?
E' stato assolutamente fantastico. Non potevamo immaginare una conclusione migliore per il tour di 'Everything Remains'.
Perché avete scelto Volkshaus per l'occasione?
Era perfetto per molte ragioni. Non solo aveva la giusta capacità ma si trova nel centro di Zurigo e quindi è raggiungibile da quasi tutte le più importanti città dello stato. Inoltre è un locale leggendario dove ho visto alcuni dei concerti più belli della mia vita come The Mars Volta e Dream Theater.
'Everything Remains (As It Never Was) ha venduto circa 1,600 copie nella prima settimana negli Stati Uniti. Qual è il vostro obiettivo stavolta?
Non ci preoccupiamo troppo dei numeri. Siamo eccitati perché confidiamo tantissimo nel nuovo materiale e speriamo che riesca a superare quanto ottenuto dal precedente.
Cosa dobbiamo attenderci dal tour con i Children Of Bodom?
Spaccheremo il culo. Soprattutto agli scettici che non si curano del folk metal. Sarà l'occasione per ascoltare le nuove canzoni dal vivo.
Ho letto che anche Revocation e Threat Signal fanno parte del bill. Preferite suonare con altri gruppi folk metal oppure no?
Ci piace suonare con tutti i tipi di band. Personalmente preferisco quelle che appartengono a generi differenti perché stimola maggiormente il mio interesse. Sono molto interessato a quello che combineranno i Threat Signal perché li ritengo dei musicisti sensazionali.
Quali sono le differenze sostanziali tra il mercato europeo e quello americano?
Ce ne sono moltissime soprattutto per quanto riguarda il backstage. Il pubblico è ugualmente incoraggiante e così come ci piace suonare in grandi arene europee siamo allettati dall'idea di costruire una carriera importante partendo dai piccoli locali americani.
Cosa significa il simbolo in copertina?
E' un'antica spilla celtica che è stata ritrovata durante alcuni scavi e rappresenta il popolo svizzero.
Ci sono dei gruppi underground che vorresti consigliarci?
Sono senza vergogna e quindi cito due gruppi che sto seguendo di persona come manager. Se vi piacciono le voci femminili nel metal date un ascolto agli svizzeri 69 Chambers mentre se siete più orientati sullo stoner vi suggerisco i finlandesi Blake. Parlando di folk metal ho sentito un gruppo italiano davvero niente male. Si chiamano Krampus e meritano la vostra fiducia.
Prova a commentare i sette peccati mortali facendo riferimento alle tue esperienze..
Lussuria – Suonare dal vivo è quasi come fare sesso.
Ingordigia – Mi piacerebbe ma forse non sei mai stato in tour..
Avarizia – Non ti dirò quanto ho messo da parte ma non credo saresti molto geloso.
Superbia – Sono molto orgoglioso e ascoltando 'Helvetios' puoi capire il motivo.
Ira – Intesa in senso positivo mi ricorda i sentimenti che provo dal vivo durante i brani più aggressivi.
Invidia – Sto vivendo un sogno e non invidio nessuno. Odio soltanto quando qualcuno acquista un nuovo prodotto della Apple prima del sottoscritto.
(parole di Merlin Sutter)