Intanto introduciamo il concept di 'Monolith' ai nostri lettori..
E' una vecchia storia dell'orrore. Parla di una donna agorafobica che viene trascinata all'inferno e di suo marito che tenta di riportarla indietro dall'aldilà. Un enorme monolite di roccia si forma accanto alla sua tomba a dimostrare che qualcosa non va.
Da dove nasce l'ispirazione?
L'idea mi è venuta in riferimento alla narrazione di Orfeo e Euridice. Non volevamo girare un film ma semplicemente cercare qualcosa che ci mantenesse focalizzati su quello che facevamo.
Hai dichiarato che quest'album è la migliore rappresentazione delle diverse influenze della band. Quali sono gli elementi che predominano adesso?
Direi al sessanta per cento old school bay area thrash ed al quaranta per cento prog anni settanta, doom e stacchi atmosferici.
In certi passaggi e nelle liriche ho percepito vibrazioni più oscure rispetto al passato. Era un obiettivo prima di entrare in studio?
Sì era qualcosa che sentivo assente nella nostra musica. Amo il dark, la musica eterea e i film di un certo tipo. Le nostre canzoni adesso suonano molto più reali ed organiche.
Vivi ancora a Reading? Come è cambiata la scena inglese negli ultimi anni?
Sì vivo ancora a Reading. E' difficile rispondere. Con internet tutti possono formare una band e distribuire le proprie canzoni online raggiungendo un'audience che prima era impossibile anche solo immaginare. In tutta sincerità non ascolto molti dischi moderni e le band che meritano davvero sono poche.
Tra queste quali citeresti?
Dyscarnate, Chapters, Xerath e Hang the Bastard.
Cosa è andato storto in 'Edge Of The Earth'?
Sono orgoglioso di quel disco. E' passato così tanto da quando lo abbiamo registrato che fatico a ricordare il processo ma qualunque cosa non abbia funzionato allora sono certo che sia stata risolta con 'Monolith'.
Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il nuovo materiale?
Il songwriting è iniziato a settembre di due anni fa ovvero prima che 'Edge Of The Earth' venisse pubblicato. Appena terminato siamo entrati in studio.
Perchè avete scelto Romesh Dodangoda ed i Monnow Valley Studios?
Soprattutto per il pazzesco suono di batteria che riesci ad ottenere in quello studio. Dopo avere ascoltato i dischi di altre band che erano passate di là eravamo consapevoli che fosse quello di cui avevamo bisogno per scrivere il disco metal definitivo. Come dicevo prima cercavamo un suono più organico possibile e con vibrazioni rock. E' stata la scelta migliore.
Quali sono le differenze principali tra questo disco e quelli che lo hanno preceduto?
In generale il suono è più live e spontaneo. La batteria è stata registrata in poco tempo e non suona robotica come quelle di tanti altri dischi che escono adesso. Abbiamo trovato l'esatto punto di equilibrio tra la potenza ed il feeling.
Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico?
Il drum kit è un ibrido tra Gretsch, Ludwing e Pearl con cimbali della Paiste. Le chitarre utilizzate per registrare sono state una Les Paul e un SG con JCM 800 e amplificatori Orange e Marshall.
L'artwork di Dan Goldsworthy è stupendo. Cosa rappresenta esattamente?
Riflette alcuni aspetti del concept con due figure femminili che simboleggiano la stessa donna. Quella con il teschio di caprone indica ovviamente la sua parte maligna.
Adesso scegli due tracce del disco e recensiscile per noi..
'Out From Below' è la mia preferita in assoluto. Richiama tutte le influenze della band. E' epica, atmosferica, veloce, thrashy e prog. Non vedo l'ora di suonare live quei riff. La title track è invece il pezzo più innovativo a livello sonoro. Ci sono diversi elementi a cui i nostri fans erano poco abituati. E' dark, sludge e doom con una parte centrale quasi avantgarde black metal.
Perché avete scelto 'A Dying Vine' come singolo?
E' uno dei pezzi più veloci e volevamo dare l'impressione di essere migliorati anche sotto quel punto di vista. E' davvero potente eppure contiene un paio di passaggi melodici di notevole spessore.
Qual è stata la vostra esperienza dal vivo più esaltante fino adesso?
Credo il Sonisphere dell'anno passato. Abbiamo suonato sullo stesso palco dei Metallica e questo ci ha mandato fuori di testa. La folla era enorme e il feedback è stato grandioso.
Cosa è successo con i Fear Factory? Avete preferito andare in tour con i Lamb Of God?
Non è una questione di preferenza ma tutti noi amiamo i Lamb Of God. E' difficile per le band inglesi organizzare tour negli States e non potevamo dire di no a Chris Adler che ha dichiarato pubblicamente di apprezzare i Sylosis. Spero che i fans comprendano che era un'opportunità da cogliere a tutti i costi.
Quali sono le tue uscite preferite di quest'anno della Nuclear Blast?
Ce ne sono diverse. Su tutte Municipal Waste, Psycroptic, Witchcraft e Meshuggah.
(parole di Josh Middleton)