A cosa si ispirano le liriche di ‘Armageddon Gigolo’ ? Chi ti sentiresti di citare tra scrittori e pensatori hanno influenzato il tuo modo di esprimerti ?
Le liriche degli Spiritual Front parlano solo di me e logicamente nascono sempre da situazioni di conflitto interiore. Non ho particolari riferimenti da fare e se anche ci fossero non mi interessa. Nella vita abbiamo davvero poco tempo per creare qualcosa di veramente personale. Ognuno ha una chance nella vita per potersi esprimere e va sfruttata al massimo.
L"idea per la copertina invece da dove ti è venuta ?
Da uno di quei film erotici che danno tardi la notte. Si intitola ‘Lo Sguardo Dell’Altro’. La protagonista è Laura Morante e il regista ricorre continuamente a curiosi effetti speciali come mammelle di lattice e natiche scultoree astratte. Mi piace molto combinare musica con immagini soprattutto di derivazione cinematografica. In fondo senza opere di Rainer Werner Fassbinder come ‘Querelle’ e ‘Un Anno Con Tredici Lune’ probabilmente non avrei mai formato gli Spiritual Front. Durante i concerti usiamo spesso le scene di ‘Toro Scatenato’ che è un film che adoro. Non solo le scene sono molto movimentate anche senza audio ma l’immagine che ha Rober De Niro nel film è molto simile a quella che hanno all’estero di noi italiani. Sarei curioso di provare con ‘Mamma Roma’ una di queste volte. Vorrei occuparmi di una colonna sonora in futuro ma non e’ così semplice entrare in quel giro.
Stai già mettendo le mani su materiale nuovo ?
Si c"è già qualcosa ma e" ancora presto. In questo momento sto lavorando ad un 12 pollici e con l"estate inizierò a pensare al materiale per il prossimo disco. Non voglio fare le cose in fretta ma valutare bene ogni cosa e spendere meglio i soldi. Ci sono anche troppi gruppi finti in giro. Meglio aspettare ma proporre qualcosa di più succoso e passionale.
In che direzione si sta spostando il suono degli Spiritual Front ? Ti senti pronto per altri palcoscenici ?
Non so dirti in che direzione si sposterà ma sono attratto dall"orchestralità di "Armageddon Gigolò" e dei concerti che ne hanno seguito la pubblicazione. Sicuramente mi piacerebbe fare di più in senso generale ovvero stare di più dietro alla promozione e alle interviste, curare maggiormente il sito, scattare foto migliori e pubblicare più dischi. In questo senso però non sono molto costante. Quello che mi sta a cuore soprattutto sono i contenuti. Nella musica come nella vita contano i fatti e non le chiacchere e a mio avviso sarebbe opportuno che tutti stessero molto più attenti allo spessore qualitativo di quello che si propone che alla superficialità delle cose. Per quello che riguarda la seconda domanda non c"è dubbio che mi attrarrebbe misurarmi con altri stili e di fronte ad un pubblico totalmente diverso. Credo che già "Armageddon Gigolò" rappresenti un"evoluzione in tal senso ma rimane il fatto che per cambiare radicalmente ci vuole un po". I cambiamenti non vengono mai visti sotto una bella luce e per anni sono rimasto legato ad un certo ambiente ed a certi giudizi sulla mia persona. In ogni caso non sarebbe male qualcosa di più pop nel senso più popolare del termine. Anche i dischi più marci dentro hanno un significato se riescono a farti scattare dentro qualcosa di pop, che sia un ritornello o un arrangiamento. Se tutti noi facciamo mente locale a quella che è la colonna sonora della nostra vita alla fine rimangono sempre i motivi più semplici e orecchiabili. Non vedo quindi cosa ci sarebbe di male a comporre materiale piacevole da ascoltare, più facile da ricordare e da abbinare a episodi della vita piacevoli o tristi. Qualcosa in grado di darti emozioni forti..
Quando nasce il tuo rapporto con gli Ordo Rosarius Equilibrio ? Cosa cambieresti di ‘Satyriasis’ a due anni di distanza ?
Nasce a Roma dopo un loro concerto. Ritengo che ci siano molte affinità elettive con Tomas Petterson e mi piace molto il suo approccio. "Satyriasis" è un buon prodotto anche se come tutte le cose poteva essere perfezionato. Intanto la copertina che è troppo spenta. Poi direi la produzione che a tratti è un po" fiacca anche se in certi casi è veramente difficile trovare il suono giusto. Certe canzoni poi si sarebbero potute sviluppare maggiormente come la conclusiva "The Pleasure Is The Pain" nella quale Tomas si è limitato ad un campione senza aggiungere parti vocali. In futuro comunque faremo uscire ancora qualcosa insieme.
In che modo hai riletto ‘Thank God I’m Pretty’ di Emilie Autumn e ‘Can You Imagine’ dei Dope Stars Inc. ? Che obiettivo ti eri posto ?
L"aspetto più importante secondo me quando fai certe cose è quello di dare in ogni modo il segno della tua presenza. Non avrebbe senso fare delle cover identiche e per questo entrambe le versioni sono molto differenti dall"originale. Emilie Autumn è molto brava. Ha un registro molto ampio e quindi non è stato facile per me rifare il pezzo. Studiando il suo modo di cantare ho scoperto che è una morriseyana e comunque i suoi arrangiamenti classici mi piacciono molto. Mi piacerebbe incontrarla e vedere se è così bella anche dal vivo. Per quanto riguarda "Can You Imagine" ho grande stima di Victor che si occupa quasi interamente di tutto quello che sta dietro ai Dope Stars Inc. L"ho pensata come un funerale francese con trombe e organetti. E" venuta una cosa carina..
Gesù è morto veramente a Las Vegas ?
Il mio rapporto con la religione come puoi capire dai testi non è proprio convenzionale però trovo che certe cose siano affascinanti. Recentemente mi è capitato di vestirmi da prete e rivalutare in parte una figura che ho sempre trovato patetica. Credo che si dovrebbe dare più importanza alla parte spirituale e recuperare certe radici che la società piccolo-borghese ha finito per perdere.
Parole di Simone "Hellvis" Salvatori