-Core
The Great Old Ones
Francia
Pubblicato il 28/05/2014 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto introduciamo il concept di 'Tekeli-Li' ai nostri lettori...
'Tekeli-Li' è una sorta di rilettura del racconto di H.P. Lovecraft 'At The Mountains Of Madness'. Ogni canzone dell'album si riferisce ad una parte specifica della narrazione.

Chi ha realizzato il dipinto in copertina?
Il nostro cantante e chitarrista Jeff Grimal. E' un grande e prolifico artista. Dovrebbe corrispondere ad un'astratta visione di queste montagne dell'Antartica dove è ambientato il racconto. Jeff è un ammiratore di Salvador Dalì e H.R. Giger, che purtroppo è morto da pochi giorni. Inoltre, come tutti noi del resto, ama la letteratura ed il cinema, che ci hanno ispirato molto musicalmente parlando.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare l'album?
Benjamin Guerry è responsabile dell'ottanta per cento del materiale ma la composizione è qualcosa di naturale per lui. Non impiega molto tempo. In qualche ora riesce a costruire la struttura di una canzone poi lavoriamo insieme al sound ed all'arrangiamento in sala prove e lasciamo che si evolva in maniera spontanea. Quanto tutto è pronto servono circa due settimane per registrare e mixare. 'Tekele-Li' è stato registrato a L'Antirouille Rock&Chanson come l'album precedente. E' un posto dove organizzano concerti e con Cyrille Gachet è nato un rapporto eccellente. E' veramente un maestro e ci piace come suonano gli album degli Year Of No Light. Alan Douches si è occupato della masterizzazione.

Cosa volevate cambiare dopo 'Al Azif'?
Siamo tuttora molto soddisfatti di quello che siamo riusciti ad ottenere con 'Al Azif' ma ovviamente essendo il primo album ci sono delle cose che adesso faremmo diversamente. Per esempio il suono della batteria non ci convince troppo. Abbiamo cercato di aggiustarlo con 'Tekeli-Li' ed in generale siamo migliorati come musicisti. Volevamo seguire la stessa direzione di 'Al Azif' ma andare più a fondo nei dettagli. Credo che 'Tekele-Li' sia molto più potente ma senza inficiare le parti ambientali.

Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico?
Abbiamo usato un sacco di roba. Come chitarre Orange Rockerverb, Sovtek, Mig e Fender Supersonic con Mesa 2x12 cabs al quale sono stati aggiunti riverberi, delay, un pedale di distorsione ed un amplificatore costruiti a mano per le parti soliste. L'amplificatore del basso era un Fender mi pare. Non mi ricordo i microfoni ma tutto è stato filtrato con dei preamps. Anch'essi costruiti da Cyrille.

Adesso prova a recensire 'Antarctica' e 'Behind The Mountains' per i nostri lettori...
Antarctica – La canzone inizia con un riff molto heavy a rappresentare la natura di questo continente. Continua con una successione di riff che simboleggiano la follia della spedizione ed il fascino nei confronti del deserto bianco. E' un midtempo particolare, prima della furia finale, che rappresenta l'inesorabile natura delle domande scientifiche.
Behind The Mountains – L'ultima canzone dell'album e la fine della storia. Avevamo bisogno di tempo per chiudere 'Tekele-Li'. L'intro acustica simboleggia i primi passi di William Dyer nella vecchia città. Ma la follia arriva presto. La piece prosegue con una serie di passaggi quieti ed intensi, con la scoperta da parte dell'uomo delle sue origini. Poi c'è una lunga transizione, con spoken words, e le grida dell'uomo. Blast beat, riff malinconici e grande enfasi per un false lieto fine.

Come avete scritto la suite? Aggiungendo più parti insieme oppure partendo da una lunga jam?
Aggiungendo più canzoni insieme ma scrivendole con una progressione in mente in modo che stessero insieme naturalmente. A volte una traccia non viene bene ed allora scriviamo qualcos'altro.

Quali sono i vostri album preferiti nel catalogo della Les Acteurs De l'Ombre?
Il debutto dei Regarde Les Hommes Tomber è brillante. Abbiamo fatto un paio di tour insieme e la loro musica è estremamente dark e potente. Mi piace molto anche il debutto di Paramnesia. Una grande piece black metal.

Quali sono i film più interessanti tra quelli ispirati direttamente dai libri di H.P. Lovecraft?
Direi alcune opere di John Carpenter come 'La Cosa' e 'In The Mount Of Madness'.

Qual è il più grande fraintendimento concernente la band?
Non ci sono fraintendimenti. Solo diversi punti di vista.

Avete realizzato anche una splendida edizione in vinile. Siete fans di questo formato?
Ci piacciono gli oggetti belli in generale. Pubblicare l'album in vinile è stata una scelta naturale. La masterizzazione cambia rispetto al cd. E' più dinamica.

Come è stata la vostra esperienza al Roadburn?
Abbiamo trascorso un giorno al festival ma è stata in assoluto la nostra esperienza più eccitante come band. E' stato un onore essere invitati e suonare al fianco di band così mitiche. Il migliore concerto è stato quello dei 40 Watt Sun. Veramente magico. Purtroppo abbiamo perso i True Widow perché suonavamo allo stesso orario.

Quali sono i vostri piani dal vivo?
Suoneremo a Tolosa con i Kylesa, poi in Germania all'Under The Black Sun Festival ai primi di giugno ed al Motocultor Festival in Francia ad agosto. Il vero tour europeo sarà a novembre.

(parole di Xavier Godart)

 

The Great Old Ones
From Francia

Discography
Al Azif 2012
Tekeli-li 2014
EOD: A Tale of Dark Legacy 2017
Cosmicism 2019