Il titolo del nuovo album ha che vedere con un ritorno alle origini come sto leggendo su qualche forum?
Assolutamente no e sto impiegando metà del tempo delle interviste a spiegarlo. 'Origins' ha a che vedere con la mitologia celtica o, per essere più precisi, con le leggende eziologiche dei galli. E' un concept molto spirituale che abbiamo approfondito con scienziati di diverse università. Molti aspetti della mitologia e della spiritualità dei galli rimangono oscuri nonostante il tema sia stato trattato da molti. Il loro dio senza nome, di cui affermavano di essere discendenti diretti è stato paragonato con quello romano. E' probabile che sia Sucellos da quello che ci hanno tramandato numerose tribù del Nord della Spagna ed anche statue che si trovano in Francia o Svizzera. Il concept di 'Origins' è nato durante il tour promozionale di 'Helvetios'. Ci trovavamo a Parigi ed avevamo qualche ora libero quindi ho cominciato a passeggiare per le strade della città e dopo un po' mi sono fermato in un caffè. E' lì che ho buttato giù le prime idee anche se poi le canzoni sono nate effettivamente una volta tornati a casa.
Cosa volevate cambiare rispetto a 'Helvetios'?
Non molto in realtà. Non ci muoviamo mai in quel senso. Seguiamo l'istinto e le canzoni nascono in maniera naturale. Anche il songwriting non è cambiato anche se l'ingresso di Nicole ci ha trasmesso molta energia. In 'Origins' c'è molto piu' spazio per il violino. Le atmosfere sono davvero centrali nel nostro approccio e quelle di 'Origins' sono molto diverse rispetto a quelle di 'Helvetios'. Ritengo che quest'album sia un'evoluzione del precedente. In questi due anni e mezzo di tour non potevamo fare altro che suonare i nostri strumenti e migliorarci come musicisti. Questo ha avuto un impatto determinante sulla creazione del nuovo materiale. Nel complesso è un album più oscuro.
Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare il materiale?
Per la composizione circa sei mesi mentre per le registrazioni due mesi o poco più. Ci siamo rivolti anche stavolta a Tommy Vetterli perché non vedevamo il motivo di cambiare. Produrre un album è un'operazione chirurgica e devi stare molto attento a circondarti di persone giuste. Il tour ci ha insegnato che non importa essere perfetti per fare funzionare le cose. Le chitarre di oggi sono vuote e questo ci ha spinto a diventare ancora più onesti e rock n' roll. Non volevamo essere perfetti. Il lavoro di editing è stato faticoso mentre il mixaggio decisamente veloce. Molto simile alla pura registrazione.
Come avete scelto Nicole Ansperger?
Quando Meri Tadic ci ha detto che avrebbe lasciato gli Eluveitie avevamo tutto il tempo necessario per trovare una sostituta ma ci siamo resi conto di quanto fosse difficile. Siamo arrivati ad un livello tecnico in cui è difficile spostare o aggiungere qualcosa senza compromettere niente. Una notte ho letto un annuncio e ho pensato che potesse fare al caso nostro. L'abbiamo invitata a provare con noi ed alla fine della prova eravamo sia io che lei senza parole. Lei era imbarazzata e confusa. Io ammutolito per quanto era brava.
Per il momento avete scelto 'King' e 'The Call Of The Mountains' come singoli. Ritieni che siano le canzoni chiave dell'album?
Non saprei dirti se sono le canzoni chiave. 'King' è il pezzo che meglio rappresenta a nostro modo di vedere l'album nel suo complesso. Al suo interno ci sono parti folk metal, voce femminile e maschile, cambi di ritmo, un solido riff ed uno stacco atmosferico importante. In pratica tutti gli elementi che contraddistinguono il nostro stile. 'The Call Of The Mountains' è invece un pezzo particolare perché mette in risalto le qualità di Anne Murphy e ci permette di rivolgerci ai nostri fans in più lingue pur mantenendo la stessa attitudine e non smarrendo il significato globale.
Avete appena girato un video per 'The Call Of The Mountains'...
Siamo stati in Germania sulle cime di un monte per quasi un'intera giornata. Non potendo tradurre il significato reale del concept della canzone in immagini abbiamo pensato di dare un'interpreazione più semplice ed autentica. La bellezza delle montagne ripresa da numerose telecamere di cui alcune su elicotteri che volavano sopra le nostre teste.
Ti volti mai indietro a pensare cosa avete fatto in dodici anni? Hai qualche rimpianto?
Ho commesso molti errori. Lo so benissimo ma non per questo ho rimpianti. Gli errori servono a migliorare e di conseguenza sono utili. Il tempo è passato così veloce. L'ispirazione è andata oltre le mie aspettative iniziali anche se fin dal principio era chiaro che saremmo cresciuti in una direzione precisa.
Ti piacerebbe comporre una colonna sonora o collaborare con serie televisive tipo 'Games Of Thrones' e 'Vikings'?
Non guardo mai la televisione quindi sono poco esperto. In ogni caso ci dicono in molti che la nostra musica sta diventando sempre più cinematica. Magari è vero anche se non lo abbiamo fatto di proposito. Noi ci limitiamo a offrire delle diapositive ad i nostri fans. Scrivere una colonna sonora è un progetto ambizioso ma in quel caso preferirei lavorare per il cinema.
Recentemente ci ha lasciato H.R. Giger..
E' stata una perdita importante. Ricordo di essere rimasto molto impressionato dal suo museo quando ero più giovane.
(parole di Chrigel Glanzmann)