-Core
Decapitated
Polonia
Pubblicato il 22/09/2014 da Lorenzo Becciani

Questo è il vostro secondo album con Nuclear Blast. Come siete entrati in contatto con l’etichetta tedesca e quali sono le differenze principali che avete riscontrato rispetto alla Earache?
Era un po’ di tempo che pensavamo di cambiare e quando il contratto che ci legava alla Earache è terminato ci siamo guardati in giro. Quella della Nuclear Blast è stata in assoluto l’offerta migliore anche se curiosamente l’interesse è venuto dagli uffici americani. Ricordo che Gerardo Martinez veniva sempre ai nostri concerti e la sua proposta per due album ci ha soddisfatto in pieno. I vantaggi maggiori sono legati alla promozione. Nuclear Blast può permettersi pubblicità importanti sulle riviste e ci sta organizzando decine di interviste. Inoltre il budget che ci ha fornito per la registrazione è stato ottimo.

Quale significato si cela dietro ad un titolo come ‘Blood Mantra’?
E' chiaramente un titolo simbolico. Il sangue rappresenta la vita mentre il mantra è una sorta di strumento che ripete in continuazione la medesima formula. La connessione tra questi due elementi riprende al novanta per cento il concept di 'Carnival Is Forever'. Nonostante gli errori commessi il genere umano non sembra intenzionato a cambiare e la Natura presto porterà il conto. Anche la copertina è una prosecuzione dell'album precedente. A disegnarla è stato Lukasz Jaszak. Vive a Cracovia come noi e si occupa pure delle t-shirt. Agli Hertz siamo entrati quando era tutto pronto e sono servite sei settimane per ultimare il processo. Anche lì però ci sono state delle interruzioni. Le registrazioni sono iniziate a marzo e finite a giugno. L'ordine è stato batteria, chitarra, voci, ancora voci e mixaggio. In pratica abbiamo fatto avanti e indietro da Bialystok tutto il tempo. Davvero centinaia di kilometri infatti penso che la prossima volta registreremo a Cracovia.

Quanto tempo avete impiegato per completare il nuovo materiale?
Circa un anno e mezzo ma con diverse pause a causa dei tour. Non riesco a comporre in tour e l'intera pre-produzione dell'album, compresa la programmazione delle parti di batteria, si è svolta nel mio studio personale.

Che tipologia di suono volevate ottenere stavolta?
Crudo e organico. Non volevamo un mixaggio troppo complesso. Abbiamo preso il suono esattamente come usciva dal microfono e spesso è stata sufficiente una sola volta per registrare alcune parti. Per questo album ho utilizzato solo chitarre a sette corde che hanno conferito un suono più profondo alle canzoni. Ludwig ha scelto un drum kit degli anni settanta per rendere le atmosfere veramente cupe ed in generale l'album è più vario rispetto a 'Carnival Is Forever'. In quel caso avevamo selezionato le canzoni che stavano meglio assieme mentre in 'Blood Mantra' se prendi per esempio 'The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation' e poi la title track o 'Nest' non sembra di stare ascoltando la stessa band.

'The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation' è un fantastico titolo per un singolo. Perché avete scelto proprio questa canzone come anteprima dell'album?
E' una delle più corte, martella l'ascoltatore dal primo all'ultimo momento ed è un eccellente manifesto di tutte le caratteristiche dell'album. Così è possibile farsi un'idea completa.

E' stato difficile trovare un nuovo batterista?
Molto difficile perché non dovevamo scegliere solo un professionista ma anche una persona con cui stare bene in tour. Siamo davvero soddisfatti di Michal perché lavora ventiquattro ore al giorno per migliorarsi e mi auguro che possa rimanere a lungo con noi. In tour con i Children Of Bodom Kevin Foley ci ha aiutato a sopperire all'assenza di Krimh e poi ci siamo messi alla ricerca di un sostituto. Abbiamo visto un po' di video su YouTube poi un mio amico, che suona la chitarra con King Diamond, ci ha consigliato Michal. Insegna batteria in una scuola e aveva un dvd da inviarci. E' in grado di passare dal jazz ai blast beast. Quando gli ho scritto mi ha risposto qualcosa del tipo “mi dispiace ma non credo di essere abbastanza bravo”. Allora lo abbiamo invitato in sala prove e lì ha dimostrato di essere la persona che faceva al caso nostro.

Quanto è complicato per una band technical death del vostro calibro trovare il giusto equilibrio tra i valori della vecchia scuola ed il tipico suono estremo degli anni novanta e, dall'altra parte, la richiesta di metal moderno delle nuove generazioni?
Non abbiamo mai produrre qualcosa di tradizionale. Seguiamo il processo di composizione naturale e se ci piace qualcosa lo registriamo senza porci troppe domande.

Quali sono le band più innovative in ambito death?
Sicuramente i Goijra.

Cosa ricordi delle registrazioni di 'Cemeteral Gardens' e 'The Eye Of Horus'?
Ci siamo divertiti tantissimo. Dopo un anno di lavoro in cui ci svegliavamo ogni giovedì alle sei di mattina per provare riuscimmo a risparmiare l'equivalente di mille euro e fissammo i Mankek Studios di Sanok per tre giorni. Eravamo minorenni e vendemmo tutte le cassette per finanziare le seguenti registrazioni. Quando suonavamo in sala prove venivano a vederci tanti metallari. Il suono di 'Cemeteral Gardens' è veramente primitivo e underground mentre quello di 'The Eye Of Horus' leggermente migliore. La cover di 'Mandatory Suicide' degli Slayer venne registrata in venti minuti.

All'inizio dello scorso decennio partecipaste alla split Polish Assault. Cosa ricordi di quell'esperienza?
Uscì per le celebri “underground series” della Relapse. Con noi c'erano Yattering, Damnable e Lost Soul. Soprattutto questi ultimi erano davvero validi. Venne masterizzato ai Sonorous Mastering Inc. di Temple in Arizona e fu un'ottima promozione per il nostro secondo demo sia in Polonia che in altre nazioni europee.

A proposito di split puoi parlarci di quello con gli At The Gates?
E' stata la Earache ad avere l'idea in occasione del Record Store Day. E' stato stampato in mille copie ed è prevalentemente un oggetto per collezionisti. Con gli At The Gates abbiamo suonato due mesi fa e devo dire che erano in splendida forma.

Come vedi la rivalità tra lo swedish death e la scena della Florida dal tuo punto di vista?
Sono cresciuto con il death e thrash old school ma ho anche nuove influenze. Sicuramente sono più per il sound della Florida ma anche band come Entombed, Dismember e Unleashed hanno pubblicato grandi album. Comunque meno magici di quelli dei Morbid Angel e meno aggressivi di quelli dei Deicide.

Quali sono i vostri migliori mercati a parte quello l'Europa dell'Est?
Senza dubbio quello americano e poi l'Inghilterra. Oltre oceano abbiamo sempre ottenuto eccellenti risultati.

(parole di Vogg)

Decapitated
From Polonia

Discography
Winds of Creation (2000)
Nihility (2002)
The Negation (2004)
Organic Hallucinosis (2006)
Carnival Is Forever (2011)
Blood Mantra (2014)
Anticult (2017)
Cancer Culture (2022)