-Core
Cogas
Among the Dead: How to Become a Ghost
Pubblicato il 04/03/2025 da Lorenzo Becciani

La band black-death metal di origine sarda, ora con base a Londra, COGAS, torna il 24 aprile 2025 con il suo secondo full-length album, "Among the Dead: How to Become a Ghost". Fedele alla propria etica DIY, il gruppo ha ancora una volta curato in prima persona ogni aspetto del processo creativo e produttivo, dando vita a un album tanto intenso e intricato quanto crudo e autentico. Questo nuovo lavoro spinge il suono dei COGAS verso territori più tecnici e strutturati, pur mantenendo un’intensa componente melodica che esalta il concept tragico alla base del disco.

Con un approccio riff-oriented, violento e preciso, unito a una carica emotiva inconfondibile, i COGAS danno vita al loro lavoro più completo. Il disco equilibra magistralmente le fredde e malinconiche atmosfere del black metal con una sezione ritmica possente e aggressiva di matrice death metal, creando un contrasto dinamico tra melodie struggenti e pura potenza sonora. Questo connubio tra aggressività e melodia dà vita a un’esperienza oscura e immersiva, segnando un nuovo traguardo nell’evoluzione artistica della band.

Il primo singolo "Autopsy of an Hollow" è ora ascoltabile QUI.
 

La band presenta così il disco: 

“Con questo disco, diamo voce e suono al dolore di chi si è perso nell’inferno da cartolina chiamato Sardegna.
Traumi generazionali, passati, presenti e futuri vengono raccontati attraverso le ferite, nella carne e nello spirito, di un ragazzo qualunque.

‘Among the Dead: How to Become a Ghost’ è la nostra necessità e volontà di portare il metal estremo sardo verso un’amara verità, accantonando le tematiche che ormai affliggono in maniera stagnante il nostro mondo musicale da troppi anni, per dare luce ad argomenti che riteniamo più vicini alla realtà.

Il nostro disco è il drappo nero della morte suicida, mentale e fisica, di centinaia di ragazzi della nostra isola.
Un’isola che tanto ostentiamo come monumento alle nostre virtù, quando in realtà le virtù di cui ci vantiamo non sono altro che parole portate via dal maestrale settembrino.

Dunque, dedichiamo questo nostro ultimo opus alle anime che si stanno perdendo a casa nostra, che si sono perse e che si perderanno, colpevoli solo di essere state troppo sensibili per una terra maledetta dal suo stesso fascino.

Abbiate il coraggio di rompere le catene che voi stessi avete stretto ai vostri polsi”.