Gli ultimi tre anni sono stati decisamente impegnativi per Dani Filth. Prima il contratto con Nuclear Blast e la pubblicazione di ‘Hammer Of The Witches’, poi la ristampa del capolavoro ‘Dusk.. And Her Embrace’ e il secondo full lenght dei Devilment, progetto parallelo che ha riscosso più successo di quello che forse lo stesso frontman si sarebbe atteso. Adesso l’ambizioso ‘Cryptoriana - The Seductiveness Of Decay’ segna un ritorno alle atmosfere di ‘Cruelty And The Beast’ e ‘Midian’ anche se il cantato non trasmette più quel senso di provenienza dall’oltretomba che in passato lo rendeva magico. Il dodicesimo lavoro in studio degli inglesi merita di essere ascoltato dall’inizio alla fine per la compattezza del sound ottenuto con Scott Atkins, le palesi influenze NWOBHM, il tasso tecnico e la visione che ancora una volta lo distingue dall’agguerrita concorrenza. L’infatuazione per il sovrannaturale, la sepultura e l’orrido sono alla base di testi e musica ed il ruolo di Ashok e Marthus è preminente nell’economia generale della band. È altrettanto vero che le atmosfere horror, gotiche e vittoriane, caratteristica peculiare della seconda parte di carriera dei pionieri dei black metal britannico, permeano buona parte della scaletta e in particolare ‘Vengeful Spirit’, in cui troviamo Liv Kristine (Theatre Of Tragedy, Leaves’ Eyes). Per tornare a certi livelli servirà uno sforzo maggiore ma il supporto della label tedesca, l’amore dei vecchi fan che non è andato svilendosi ed un songwriting superiore alla media faranno in ogni caso la differenza. A mancare negli ultimi anni è stata la capacità di affiancare il materiale più recente con i classici senza tempo. Vedremo se nel prossimo tour i Cradle Of Filth sapranno riuscirci con pezzi come ‘Exquisite Torments Await’, ‘Heartbreak And Seance’ e ‘Death And The Maiden’.