Una leggera frenata per gli storici deathster che non riescono a raggiungere le medesime vette compositive del precedente ‘Inked In Blood’. Il songwriting è comunque in linea con la classe di questi protagonisti assoluti della scena estrema internazionale e la loro impronta tipica, alla quale si somma un feeling hardcore più accentuato del solito, viene esaltata da una delle produzioni migliori di sempre (le registrazioni si sono svolte ai RedNeck Studios di Gibsonton ed il mixaggio è stato curato da Joe Cincotta già al lavoro con Suffocation e Immortal Suffering). In apertura sorprende la velocità di ‘Brave’, poi i fratelli Tardy danno il via ad una serie di omaggi a classici quali ‘Cause Of Death’ e ‘The End Complete’, superandosi in occasione delle gigantesche ‘A Lesson In Vengeance’ e ‘Betrayed’. Eccellenti le parti soliste di Trevor Peres e Kenny Andrews, in line-up da cinque anni e più coinvolto nel processo, mentre in un paio di episodi le ritmiche tendono a ricalcare in maniera eccessiva soluzioni consolidate durante la lunga militanza nel movimento. Dopo avere consumato ‘Ten Thousand Ways To Die’ ritrovarli in tour sarà un piacere.