I Rivers Of Nihil sono probabilmente la migliore band presente attualmente nel roster di Metal Blade. Il quintetto originario della Pennsylvania era chiamato ad un ulteriore sforzo per fare meglio degli strepitosi ‘The Conscious Seed Of Light’ e ‘Monarchy’ e il risultato ripaga l’attesa dei fan di tutto il mondo che nel frattempo sono cresciuti a dispetto di una proposta piuttosto intransigente. La base è sempre quella del technical death ma stavolta le contaminazioni sono talmente significative e numerose da rendere le tinte oscure di ‘Where Owls Know My Name’ al limite del progressive. Alcuni rimarranno sempre colpiti da stacchi ritmici da far invidia a Faceless, Fallujah o Kataklysm ed altri evidenzieranno la performance vocale di Jake Dieffenbach ma le vere sorprese in scaletta sono rappresentate dall’utilizzo dell’elettronica, di un Hammond e del sax (‘The Silent Life’, ‘Subtle Change (Including The Forest Of Transition)’ e ‘Terrestria III: Wither’). Uno stile melodico personale che rende ancora più efficaci le aggressioni metal tout court e che impedisce una facile catalogazione. Impressionanti anche la prova dietro le pelli di Jared Klein, davvero un numero uno nel settore, e la dinamicità delle suite conclusive, ‘Capricorn/Agoratopia’, che aprono i Rivers Of Nihil ad un futuro ricco di novità. Un’evoluzione non dissimile a quella dei Revocation che speriamo contribuisca ad accendere la competizione all’interno di una scena a cui il deathcore non ha fatto certo bene.