-Core
Nivalis
Árstíðir
Pubblicato il 31/05/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
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Conosco gli islandesi fin dalle loro prime mosse nel music business e più volte ho avuto la fortuna di assistere alle loro performance nel contesto di uno dei festival più belli al mondo ovvero Iceland Airwaves. Da quei concerti, sempre diversi e stimolanti, ho percepito un sentimento creativo difficile da trovare in circolazione e una volontà ferrea di non finire in nessuna categoria musicale. È un po' questo il limite ed allo stesso tempo il punto di forza di una formazione che ha scelto di dedicarsi alla costruzione di disegni armonici potenti, poemi fortemente evocativi e produzioni che mostrassero un legame indissolubile con la natura. ‘Nivalis’ non è soltanto il loro album più avvincente, assieme a ‘Svefns Og Vöku Skil’, ma una sorta di riassunto di tutto quello che sono riusciti a raggiungere in termini sonori-artistici fino adesso. Al suo interno troverete spunti folk e country, cori epici, stacchi oscuri al limite del metal, passaggi ambient e costruzioni melodiche raffinate. Molto ruota attorno alla voce ma anche litanie progressive di pezzi come ‘Þar sem enginn fer (sjálfviljugur)’ e ‘Órói’ lasciano il segno al pari di sfumature pop e neo-classiche che rasentano la musica da camera. La realtà è che dopo la fortunata collaborazione con Anneke van Giersbergen, ex The Gathering, ed il contratto siglato con Season Of Mist, gli Árstidir non si sono più posti alcun limite dal punto di vista creativo. Dalla terra d’origine dei Sigur Rós, proviene un suono incredibile, ottenuto sotto la supervisione di Sakaris Emil Joensen, che i chitarristi-cantanti Daniel Auðunsson e Gunnar Már Jakobsson ed il tastierista-cantante Ragnar Ólafsson hanno saputo rendere unico evolvendo l’esperienza di ‘Hvel’ in una direzione ancora più sperimentale ma allo stesso tempo concreta e distintiva. ‘Lover’, ‘Entangled’ e ‘Like Snow’ sono gemme di notevole immediatezza, incastonate in una scaletta organica e piena di crescendo emotivi, impreziosita da meravigliosi archi, dalle percussioni di Magnús Magnússon, dal violino di Sigrún Harðardóttir e dal mixaggio ardito di Axel "Flex" Árnason e Arnar Guðjónsson. Poco più di tre quarti d’ora da brividi al termine dei quali vi chiederete se si sia trattato di un sogno. ‘Circus’ e ‘Mute’, ma pure la splendida ‘In The Wake Of You’ che di fatto mantiene un solido legame con l’album precedente, sono il manifesto di un songwriting scevro da qualunque condizionamento e solo le onde gelide di Vík sapranno trasmettervi la medesima sensazione di libertà.

 

Árstíðir
From Islanda

Discography
2009: Árstíðir
2011: Svefns og vöku skil
2015: Hvel
2016: Verloren Verleden
2018: Nivalis
2021: Pendúll