Una copertina bellissima e suoni sapientemente studiati per l’album più ambizioso pubblicato fino a questo momento da Arising Empire (Imminence, Novelists, Our Mirage). Se la vena melodica del post hardcore vi stucca potete anche terminare qui la lettura della recensione perché ‘Arms’ non fa altro che ingigantire tutte quelle che erano le caratteristiche dei tedeschi spingendoli non certo verso il metal ma semmai verso territori sonori pop e rock. In fin dei conti le anteprime ‘Coma Blue’ e ‘Unaware’ lasciavano pochi dubbi su come si fosse evoluto il gruppo guidato da Christoph Wieczorek che ha ulteriormente affinato il proprio connubio con Dave Grunewald, responsabile delle unclean vocals. Il resto della scaletta conferma tali sensazioni puntando forte sull’intensità dei chorus, sulla capacità dei testi di scavare nella mente dei più giovani e su una sezione ritmica che ha poco da invidiare a quella delle migliori band metalcore. Nico Vaeen, altro membro fondatore assieme al cantante ed al chitarrista Philipp Kretzschmar, è una bestia dietro le pelli e pezzi come ‘Innocence Was Here’, ‘End Of The World’ e ‘Locked Out, Locked In’ ne esaltano la versatilità e competenza. Forse manca un altro singolo in grado di imporsi nelle selezioni delle emittenti radiofoniche anche se una scelta d’effetto potrebbe cadere su ‘Private Paradise’ con i suoi retaggi hip hop.