Nel giro di cinque anni, la prima registrazione fu lo split con i White Nights seguita dal debutto ‘Death By Burning’, i tedeschi sono riusciti a collocarsi nel ricco catalogo di Nuclear Blast e catturare l’attenzione sia degli appassionati di black (‘Midgard Serpent’) sia di quelli che amano le divagazioni sludge e post metal (‘Teeth Of The Sea’), frequenti soprattutto oltreoceano. ‘The Modern Art Of Setting Ablaze’ rappresenta un’ulteriore approfondimento del concept di ‘Ode To The Flame’ e di ‘The Spell’, mini uscito lo scorso anno, con suoni meno crudi ed una produzione che in generale tenta di affascinare qualche ascoltatore in più. Il cantante-chitarrista Hanno Klaenhardt ed il batterista Erinc Sakarya mostrano un affiatamento tecnico considerevole e si producono in una serie di riff e stacchi ritmici che potrebbero riempire dieci dischi. In nome della potenza e dell’aggressività, ‘Age Of The Absurd’ e ‘Seek + Forget’ settano gli standard qualitativi di una scaletta coesa, che non presenta filler e che potrebbe donare loro maggiore notorietà. Di sicuro il trend del duo chitarra-batteria non durerà ancora a molto quindi i Mantar sono avvisati, se vogliono raccogliere risultati devono farlo nel più breve tempo possibile. Oppure ‘Anti Eternia’ sarà la colonna sonora della loro discesa nell’oblio.