In bilico tra culture moderne e antiche, tra suoni heavy e rituali primordiali. Così la creatura di Max Cavalera prosegue imperterrita nella propria direzione, incurante degli anni che passano e della mutevolezza del mercato musicale. Le novità sono rappresentate dal nuovo bassista Mike Leon, che ha preso il posto di Tony Campos esaltandosi in ‘Evil Empowered’, e da Josh Wilbur in cabina di regia. Il produttore di Lamb Of God, Trivium e Killer Be Killed non ha la tendenza a voler per forza dimostrare qualcosa come il suo predecessore Matt Hyde. Al contrario ha donato alle chitarre un suono ancora più viscido di quello di ‘Archangel’ accompagnandolo con retaggi tribali che sembrano uscire da ‘Roots’. Zyon Cavalera è sempre più a suo agio dietro le pelli e Marc Rizzo è un chitarrista che non necessita ormai di presentazioni o elogi. Rispetto ai Sepultura che stanno evolvendo di album in album la propria proposta, Max Cavalera preferisce mantenersi fedele alle origini, che evidentemente continuano a portargli fortuna, e iper-attivo tra altri progetti (Cavalera Conspiracy) e collaborazioni varie. Parlando di collaborazioni, ‘Ritual’ è impreziosito dalla presenza di Randy Blythe, strepitoso in ‘Dead Behind The Eyes’ che si ispira al personaggio di Hellraiser ed è di gran lunga il pezzo migliore in scaletta, e Ross Dolan degli Immolation (‘Under Rapture’). Altri apici della scaletta coincidono con ‘The Summoning’ e ‘Demonized’.