La copertina più bella dai tempi di ‘New Moon’ ed una suite di quattordici minuti, ‘Lumina Aurea’, pubblicata un mese prima delle release ufficiale a confermare un profilo totalmente anti-commerciale, segnano il ritorno dei finlandesi sullo scenario internazionale. Per chi non conoscesse a fondo gli Swallow The Sun, dei membri originari sono rimasti il cantante Mikko Kotamäki (Kuolemanlaakso, ex Barren Earth), il bassista Matti Honkonen (un tempo anche negli Obscurant) e soprattutto il chitarrista Juha Raivio (ex Trees Of Eternity) che con il suo suono inimitabile forgia il death doom della band. Al loro fianco troviamo il drummer Juuso Raatikainen e gli ultimi arrivati, il chitarrista Juho Räihä (Gloria Morti) ed il tastierista Jaani Peuhu, entrambi negli Hallatar con Tomi Joutsen degli Amorphis e l’ex H.I.M. Gas Lipstick. Una formazione spettacolare che, a poco più di tre anni di distanza da ‘Songs From The North I, II & III’, rilascia otto tracce devote agli esordi (il demo ‘Out Of This Gloomy Light’ e il primo full lenght ‘The Morning Never Came’) ma allo stesso tempo evolute e fresche come degne rappresentanti di uno stile malinconico che trova nelle foreste lapponi la sua naturale fonte di ispirazione. Uno stile che gli Swallow The Sun ripropongono con determinazione assoluta e classe innata. Alla stesura della suddetta ‘Lumina Aurea’ hanno partecipato anche Einar Selvik dei Wardruna e Marco Benevento dei The Foreshadowing e canzoni quali ‘The Crimson Crown’, ‘Upon The Water’ e ‘Here On The Black Earth’ ne portano avanti il sinistro messaggio.