Le disquisizioni sul nome e sulle varie formazioni che hanno seguito la separazione tra Luca Turilli e Alex Staropoli non hanno alcun senso al cospetto dei lavori in studio di assoluto spessore che entrambi i compositori hanno pubblicato in seguito a tale evento. Personalmente ho amato molto i due dischi che il chitarrista ha registrato con Alessandro Conti dei Trick Or Treat e adesso trovo eccellente il successore di ‘Dark Wings Of Steel’ e ‘Into The Legend’, che vede al microfono Giacomo Voli al posto di Fabio Lione. Quest’ultimo sta dimostrando con gli Angra tutto il suo talento e di solito non sono così ben predisposto per chi emerge dai talent show. Devo però ammettere che il nuovo frontman ha saputo calarsi con umiltà e bravura nel ruolo e gli arrangiamenti orchestrali di ‘The Eighth Mountain’ sembrano scritti appositamente per mettere in luce le sue qualità (‘The Wind, The Rain And The Moon’). Dal punto di vista stilistico Alex Staropoli ha proseguito per la strada che ne ha decretato il successo ovvero un symphonic metal ricco di rifiniture tecniche e melodie power di ampio respiro. L’epica sezione strumentale è sostenuta dalla Bulgarian National Symphony Orchestra e la prova di Roberto De Micheli (ex Thundercross) è superlativa. La prima parte della tracklist viene illuminata da tracce come ‘Seven Heroic Deeds’, ‘Rain Of Fury’ e ‘Warrior Heart’ che illustrano il primo capitolo della Nephilim’s Empire Saga, introducendo elementi nuovi. ‘The Courage To Forgive’ e ‘The Legend Goes On’ sono invece di chiaro stampo Rhapsody e trascineranno ancora una volta i fan di vecchia data sotto palco. Rispetto ai due dischi precedenti trovo che ‘The Eighth Mountain’ sia potenzialmente più trasportabile dal vivo, soprattutto per le ritmiche dirette e semplificate di Manuel Lotter e Alessandro Sala, e questo potrebbe contribuire ad aprire una nuova gloriosa era.