Avevamo lasciato il duo post punk inglese con il moscio ‘English Tapas’, l’EP di ‘Stick In A Five And Go’ e il dvd ‘Bunch Of Kunst’ e li ritroviamo ancora arrabbiati e scostanti con un nuovo full lenght che esce per un’etichetta personale e non più per Rough Trade. È evidente che qualcuno si sia stancato della loro iper-produttività, a volte ostentata, ed allo stesso tempo che Jason Williamson e Andrew Fearn abbiano tutta intenzione di mantenere il controllo sul proprio materiale. Questa vena “do it yourself”, come al solito cupa e nichilista, non fa male alle nuove canzoni anzi, in ‘OBCT’ si percepisce un’atmosfere spettrale e gotica, simile a quelle degli esordi, e in ‘Policy Cream’ degli echi tribali e funk che rendono più godibile il flow. ‘Into The Payzone’ è quasi industrial e ti entra dentro in maniera irreparabile mentre ‘Top It Up’ rappresenta il climax della disperazione, del grido di ribellione e disagio urbano che il duo desidera fare proprio. Infine ‘Kebab Spider’ e ‘Flipside’ richiamano alla memoria i successi del passato tracciando un filo conduttore con le prime volgarità ed un riscontro che ancora oggi risulta sorprendente ai più. La colonna sonora ideale per i servizi televisivi sul “no deal”.