In Galles si fa post-hardcore meglio che da altre parti. Questo pare il verdetto a seguito dell’ascolto di dodici tracce, registrate ai Monnow Valley Studios, delle quali i proprietari della Hassle Records (Lonely The Brave, Pagan, Petrol Girls) non possono che essere orgogliosi. Il basso di Adam Smith è sempre in primo piano come si trattasse di un disco dark (‘Bruise’), Tom Weaver invece sbraita al microfono come se fosse al suo ultimo concerto (‘Wound’) e forse è proprio questo è un modo di scoprire i segreti dei Casey: l’imprevedibilità, il tasso di pericolosità che manca nella scena di oggi, l’urgenza. Non siamo però davanti ad una puntata di un serie televisiva poliziesca ma ad una seconda fatica sulla lunga distanza che Brad Owen ha prodotto in maniera che i ragazzi non smarrissero la loro spontaneità. ‘Wavering’ e ‘Phosphenes’ illuminano la prima parte, ‘Fluorescents’ segna la prima svolta in scaletta mentre ‘The Funeral’ e la title track marcano la distanza maggiore con ‘Love Is Not Enough’. Una realtà emergente che può crescere ancora e dare la speranza che il genere sia ancora in fase ascendente.