"A Line Of Deathless Kings" ecco le parole magiche che denominano la nuova fatica della sposa morente. I nostri per l"ennesima volta decidono di non cambiare le carte in tavola e di essere sempre più coerenti con il loro credo doom. Pochi gruppi possono permettersi di ripetere le medesime coordinate stilistiche, i My Dying Bride lo fanno da sempre, anche se a differenza di molte altre band il loro livello d"ispirazione è sempre più alto. Tornano di grande prepotenza le atmosfere romantiche di "Like Gods Of The Sun" e l"eleganza stilistica di "The Angel And The Dark River". Qualche passaggio porta alla mente anche "As The Flower Withers" soprattutto nei riff pachidermici di "To Remain Tombless" (per quanto mi riguarda il ritornello dell"anno), "Deeper Down" e del capolavoro "And I Walk With Them" . Una summa di quasi tutta la loro carriera potrebbe riassumersi questo album, anche se a farla da padrone è il romanticismo che già dai titoli come "Lamour detruit" , "I cannot be loved" e "Loves intorelable pain" rende palese questa intenzione. Come al solito il mattatore è il grandissimo vocalist Aaron, autore dell"ennesima prova maiuscola come ormai ci ha abituato da tempo. Un album che conferma il dominio incontrastato dei My Dying Bride nelle sfere gothic e doom.