Il momento importante che sta vivendo Soulseller Records - solo negli ultimi mesi ha pubblicato i nuovi album di Wombbath, Porta Nigra e Aeternus – viene sottolineato dall’uscita del quinto lavoro in studio dei norvegesi. Un coacervo di black metal crudo, in omaggio alla scuola del proprio paese ma anche capace di coniugare le esigenze della tecnologia e delle produzioni moderne con i valori del passato. Il bellissimo artwork a cura di Linda K Røed. introduce l’ascoltatore in atmosfere selvagge e fuori dal nostro tempo, il cantato gutturale di HansFyrste, ex Ragnarok, è tra i più evocativi al mondo e la reprise di ‘Bonded By Blood’ degli Exodus si inserisce alla perfezione in un contesto ispirato dai Darkthrone e dai Dimmu Borgir (‘Frost Embalmed Abyss’) almeno quanto dal thrash anni ‘80. Non a caso tre membri su cinque della band fanno parte dei Carpathian Forest – soprattutto il chitarrista e fondatore HaaN che ricordiamo anche nei Repulsive Aggression - e pezzi come ‘Prince Of Disgust’ e ‘Ravish Me’ sono in grado di soddisfare gli appassionati di entrambi i generi. Rispetto al precedente ‘Dødsskrik’ i suoni sono più organici e se vogliamo accessibili a chi non ascolta musica estrema ma ciò non toglie che ‘Shame Is Just A World’ sia un album totalmente anti-commerciale, anti-cristiano e misantropo fino al midollo. Dimenticate la gioia ed abbracciate la paura.