In questi giorni certa stampa, chiaramente non specializzata, ha dato bella mostra di sé prima pubblicando una nuova rivista che definire raccapricciante è poco e successivamente con un articolo di uno dei tanti signori che dispensano saggezza e qualunquismo esasperato fingendosi esperti e regalandoci lezioni di stile quando sinceramente non ne sentiamo il bisogno. Nell"articolo pubblicato sul proprio sgangherato e servile blog, il signore che dice di conoscere la musica dagli albori del jazz ai monumentali Kaiser Chiefs, è riuscito a concentrare in poche righe tutta la musica moderna analizzando compiutamente le cosidette waves di oggi e dividendo i gruppi tra buoni e cattivi come si faceva alle elementari. Non mi dilungo sulle scellerate castronerie pubblicate nell"articolo perchè ne avrei per delle ore ma leggere tale scempio giornalistico mentre sulla scrivania scorgevo con lo sguardo quella rivista insulsa mi ha rattristito e amareggiato. Riportato alla mente soprattutto che in Italia la controinformazione, la controcultura e la superficialità abbondano castrando in partenza le poche buone cose che saremmo in grado di produrre. Una premessa doverosa per sottolineare quella che invece appare come un"iniziativa intelligente e mirata a raccogliere idee e intenti senza disperderli come abbiamo sempre fatto in passato. Un inchino di fronte a un chitarrista che ha letteralmente cambiato il modo di suonare metal nel mondo e in fondo il modo migliore e meno compassionevole per ricordare Dimebag Darrell in vita, mentre si sbatteva sul palco. Quel palco che alla fine lo ha ucciso per mano di un folle mitomane. Innegabile come i gruppi più importanti e conosciuti non facciano fatica nell"elevarsi al di sopra di tutto il resto con versioni da urlo, prodotte con il coraggio di chi ha la consapevolezza dei propri mezzi. "Strenght Beyond Strenght" viene così stuprata chirurgicamente dai By The Grief che si confermano come una delle realtà estreme più intelligenti del nostro panorama. I Sown strappano via le lacrime dagli occhi con una "Suicide Note (Southern Version)" da brividi mentre "This Love" viene sottoposta a un processo di defrag ad opera degli Addiction Crew guidati da uno strepitoso Yuri Bianchi. Anche i gruppi meno noti non sono comunque da meno e tra coloro che hanno cercato di dare una lettura più personale possibile e quelli che invece hanno semplicemente attaccato gli strumenti e sfogato la propria rabbia, il livello delle cover rimane alto senza mai cadere nella banalità. Scorrono così "Planet Caravan" (Orient Express), "Mouth For War" (Atomic Ants), "Walk" (Apax) e "5 Minutes Alone" (Shelter Of Leech) e gli occhi tornano a inumidirsi pensando a quanto tempo abbiamo passato a saltare come forsennati su quei pezzi. Assolutamente disturbanti le versioni di "Cowboys From Hell" (EleKtrik[H]ate) e "Fucking Hostile" (Sufferhead). La dimostrazione che superficialità e ignoranza possono essere combattute. L"album è completamente scaricabile sul sito www.moshpitculture.it