Ho cominciato ad ascoltare metal quando il tape trading era uno stile di vita e di conseguenza con una copertina del genere gli Azath per me hanno già vinto. Il loro esordio, al pari di ‘Providence’ degli Ulthar o ‘Abyssal’ degli Humanity's Last Breath, è il simbolo di una comunità underground metal che non si è piegata alle logiche del mercato o alla crisi dell’industria musicale e continua a proporre gemme di valore inusitato. Non è un caso che ‘Through A Warren Of Shadow’ esca per Pulverised Recors, etichetta che ha sempre visto lungo in ambito estremo, e le liriche ispirate al Libro Malazan dei Caduti di Steven Erikson regala ulteriore splendore alle movenze dei quattro tra il death old school di Autopsy e Incantation e nuove tendenze in ambito estremo. La cavernosa brutalità di alcuni passaggi - ‘Draconian Impalement’ che vede la partecipazione di Dan Butler, ‘Worm Of Autumn’ e ‘Dying Echoes’ - viene supportata dall’eccellente guitar work di Brandon Corsair e Andrew Lee e da una sezione ritmica solida come il marmo. I membri si dividono tra California e Canada e quindi ci sarà da capire quale potrà essere la consistenza della loro attività dal vivo. Andatevi a vedere le decine di formazioni più o meno note in cui hanno militato o militano attualmente e comprenderete che dietro a dischi come questo ci sono fatica, sudore, passione e incubi. Quegli incubi che purtroppo viviamo di giorno e non solo di notte e ‘Through A Warren Of Shadow’ riesce a descrivere benissimo.