Gli Iron Maiden che incontrano i Mercyful Fate in una vera e propria orgia di domande e immediate risposte su quella che è da sempre la questione fondamentale per il metallaro medio: ‘True Metal Or Not True Metal ?’ Da più di quindici anni non mi cimento in tale distinzione per cui non vi risponderò banalmente con un’affermazione positiva o negativa. Certo se il ‘vero metal’ esistesse o necessitasse il suo spazio nel calderone di generi che ribolle di questi tempi, i Wolf ne farebbero sicuramente parte. La produzione di Fredrik Nordstrom ha forse il difetto di farli assomigliare troppo ai Dream Evil ma riesce a ritagliare delle vere e proprie praterie sonore all’assalto di retaggi eighties portato avanti da Niklas Stalvind e soci. Chitarre taglienti, ritmiche ossessive e devastanti e parti vocali tese solamente a ribadire sempre più forte e fiero il messaggio di un gruppo che non vuole dimenticare. Una memoria storica importante per tutti coloro che attendono ancora i fantomatici dischi delle reunion per ascoltare ancora la vecchia e goduriosa NWOBHM. Per fortuna loro i Wolf hanno giurato fedeltà a quel periodo e difficilmente si stancheranno di riproporlo.