Non so bene cosa sia successo negli uffici di Prosthetic Records negli ultimi mesi. Di sicuro quest'anno disgraziato ha fatto sì che tanti gruppi si prendessero il tempo necessario per dare alla luce opere di immenso valore, che ci ritroveremo a lungo anche se forse non basteranno a restituirci cosa ci è stato tolto. Se avete bisogno di una colonna sonora dell'orrore allora gli svedesi fanno al caso vostro. Nel 1977 Satana massacò l'acciaieria di Horndal e ora si sta nutrendo del lago. L'immaginario è quello di una città industriale in decadimento, sia ambientale che sociale, dopo politiche inconcepibili e la disillusione provocata dal tentativo di sottomettersi al capitalismo americano e la musica scritta dopo 'Remains' mantiene un profilo cruento e organico. Le registrazioni si sono svolte allo Studio Gröndahl di Stoccolma, sotto la supervisione di Karl Daniel Lidén (Bloodbath, Katatonia, Crippled Black Phoenix) e nell'elenco dei crediti troviamo tra gli altri Pelle Jacobson della Swedish Radio Symphony Orchestra e Johan Jansson di Interment e Dreadful Fate. 'Rossen' è sorretta da un riff alla Slayer, 'Horndal's Blodbad' e 'The Uprising' sono delle vere e proprie dichiarazioni di intenti bellicosi mentre 'Kallygget' e 'Town Burner' starebbero alla grande in una ipotetica playlist con il meglio del metal moderno svedese, assieme ai vari singoli di Letters From The Colony, Humanity's Last Breath, The Last Band e così via. Henrik Levahn si dimostra un eccellente frontman e l'ex Mörk Gryning Fredrik Boëthius Fj?rem è il chitarrista che serve in queste occasioni.