“I can't hold on much longer, if you won't stay. You've just arrived, but you're already gone, in a way. If for some time we could sit outside, just not in here. at least til the evening calls it a day and heads to bed. I feel that we are a little higher on this frequency round, so kick down the ladder I don't wanna go down and if we fall we will land on higher ground. I said we are little higher on this frequency round, so kick down the ladder I don't wanna go down, and if we fall we will land on higher ground. So kick the ladder down.” Inizia così la traccia che dà il titolo all’esordio solista dello scatenato frontman dei Fufanu, una delle formazioni più attese ogni anno a Iceland Airwaves, che stavolta ha dato priorità ad un approccio compositivo innovativo ed evocativo, basato su elementi pop, pianoforte ed elettronica. È senza dubbio sorprendente ammirarlo in un contesto del genere, soprattutto per chi come il sottoscritto ha vissuto sulla propria pelle numerosi concerti della migliore live band islandese e di una delle più eccitanti realtà post-punk del momento, ma alla fine le emozioni sono le medesime, sebbene trasmesse in modo differente. Non tutti sono a conoscenza che Kaktus è figlio di Einar Örn Benediktsson, membro dei Sugarcubes e mente del progetto multimediale Ghostigital; fin da piccolo è stato di conseguenza in contatto con grandi artisti e, adesso che ha compiuto ventotto anni ed è diventato da poco padre, la sua maturità artistica si riflette in dodici tracce che lo vedono collaborare con il pianista francese Thibault Gomez e col compositore synth-pop e techno svizzero Kurt Uenala aka Null + Void (autore qualche anno fa di un esordio di spessore a cui hanno partecipato membri di Depeche Mode, Black Rebel Motorcycle Club e Light Asylum) . Il disco è stato completato tra Reykjavik, Copenhagen e New York e non ha punti deboli. ‘Ocean’s Heart’ colpisce per la sua dolcezza, ‘Hypnotized’ per il messaggio e ‘45rpm’ per una duttilità che potrebbe essere sfruttata in fase di remix. Sarà curioso di vedere come verrà trasportato dal vivo il materiale considerato quello che Kaktus sa dare a livello performativo ma, in attesa che il successore del magnifico ‘Sports’ arrivi nei negozi, ‘Kick The Ladder’ saprà condurvi nella bellezza e nella lungimiranza di una scena musicale islandese che pare non avere limiti.