Non si può certo dire che agli inglesi manchi il coraggio perché uscirsene con un album di questo tipo in un momento così critico del mercato musicale non è da tutti. Ancora una volta Jeff Walker, cinico come pochi in ‘Flesh Ripping Torment Limited’, ha voluto stupire gli appassionati di metal estremo e prendere le distanze dal lavoro precedente ovvero l’eccellente ‘Surgical Steel’, con canzoni dal forte accento sperimentale che concedono molto poco di familiare e procedono per strappi. Le influenze vanno dal death al thrash, dal grind alla NWOBHM, soprattutto grazie al talentuoso chitarrista Bill Steer (Angel Witch, Firebird), con scarsa attenzione per il profilo melodico e decisamente maggiore per l’eclettismo degli arrangiamenti. La title track e ‘The Scythe’s Remorseless Swing’ sono i pezzi che costringeranno i vecchi fan della band ad acquistare una copia di ‘Torn Arteries’ nonostante le impressioni discordanti ottenute da ‘Dance Of IXTAB’ e ‘Kelly's Meat Emporium’. Non aspettatevi comunque molto sulla falsa riga di ‘Necroticism’ o ‘Heartwork’ - citati in occasione delle brutali ‘Under The Scalpel Blade’ e ‘ Wake Up and Smell the Carcass / Caveat Emptor’ - e auguriamoci che dal vivo il materiale possa ottenere maggiore giustizia perché, anche dopo diversi ascolti, il presente studio album lascia piuttosto perplessi.