Ho passato dei momenti bellissimi a Aarhus, in occasione di un paio di edizioni del NorthSide Festival, ma soprattutto ho avuto modo di scoprire, tra una visita e l'altra al museo di arte contemporanea, quanto sia attiva e vibrante la scena musicale nella seconda città della Danimarca. Quindi non è stata una sorpresa vedere i Møl firmare per Nuclear Blast, ma di sicuro non mi aspettavo un disco del genere. 'Diorama' non è solamente fantastico e disturbante. É un disco dove le influenze di My Bloody Valentine, Slowdive e Bauhaus si completano veramente con quelle di realtà moderne ed oscure come Lantlôs, Alcest o Deafhaven. Rispetto a 'Jord', il suono è diventato gigantesco senza smarrire l'organicità degli esordi ed in tal senso l'esperienza di Tue Madsen (Meshuggah, Gojira) è servita per completare lo step definitivo. Il risultato è una manciata di canzoni feroci e decadenti, capaci di ridefinire il concetto di blackgaze e riflettere il terribile periodo che stiamo vivendo con spaventosa leggerezza. 'Photophobic' e 'Vestige' sono due pezzi leggendari, impreziositi dal guitar work insano di Nicolai Busse Bladt e Frederik Lippert e resi unici dalle subdole parti vocali di Kim Song Sternkopf. È ancora presto per esaltarli, ma i Møl sono senza dubbio una delle rivelazioni dell'anno in corso in ambito di metal estremo.