‘Church Of Imagination’ è il quinto lavoro di Karin Park, di cui rammentiamo i sorprendenti ‘Change Your Mind’ e ‘Highwire Poetry’, ma è come se fosse il primo. Se è vero infatti che l’album riassume un percorso artistico molto lungo e travagliato, è altrettanto vero che il recente successo degli Årabrot, prima con ‘Who Do You Love’ e poi con ‘Norwegian Gothic’, ha dato a questa figura spettrale e profonda una visibilità del tutto inaspettata. Oltre che con la band di suo marito Kjetil Nernes la musicista nativa di Djura è stata impegnata nella realizzazione di un controverso album con Lustmord (‘Alter’) e di questa nuova raccolta di inediti, accompagnata dai bellissimi video di ‘Blue Roses’ e ‘Empire Rising’ e prodotta assieme a Nick Sheldon dei Blackhill. L’artista ha affermato di essere stata pesantemente ispirata da Fad Gadget, Throbbing Gristle e dai primi dischi della Mute ma nel presente materiale troviamo pure divagazioni atmosferiche e pop che rendono più accessibile l’ascolto. Trattasi sempre di pop apocalittico, di melodie che starebbero bene a Soap & Skin o Zola Jesus, ma sempre di melodie parliamo. L’anima rock della Park poi trasmette grande concretezza alle movenze nel synthpop e nell’indietronica, evitando che il suo spigoloso approccio filosofico finisca per spostarla su territori astratti.