Non soltanto il duo tedesco ha saputo offrire alla comunità metal internazionale una mistura tra sludge e black originale, ma è cresciuto di release in release mostrando di non subire affatto la pressione delle etichette ed i paragoni con altre realtà estreme provenienti dalla Scandinavia o dagli Stati Uniti. Fare meglio di ‘The Modern Art Of Setting Ablaze’ e ‘Grungetown Hooligans II’ non era semplice e soprattutto non era semplice esibire un lato più accessibile della propria personalità senza scendere a compromessi o stonare nel catalogo di Metal Blade. Hanno Klänhardt e Erinç Sakarya ci sono riusciti cercando di delineare un rituale punk moderno e affabile (‘Piss Ritual’) e di alternare momenti epici e aggressivi (‘Hang ‘Em Low (So The Rats Can’t Get ‘Em’ e ‘Grim Reaping’ sono una sorta di mix letale tra Darkthrone e Nirvana) con altri più atmosferici e malinconici (‘Odysseus’). Retaggi stoner e grunge rendono l’ascolto intrigante e ogni pezzo in scaletta potrebbe crescere dal vivo. Aspettiamo quindi i Mantar in tour per essere presi a schiaffi ma anche per saggiare la loro nuova vena melodica in un contesto probabilmente più allargato e professionale di prima.