-Core
Gnosis
Russian Circles
Sargent House
Pubblicato il 15/08/2022 da Lorenzo Becciani
Songs
Tulipak
Conduit
Gnosis
Vlastimil
O’ Braonain
Betrayal
Bloom

Questo non è soltanto un album pazzesco, ma è un album che schianta tutto ciò che abbiamo considerato post-metal o post-rock fino a questo momento. Prendete quello che vi hanno insegnato le formazioni di massima espressione del genere e mettetelo da parte. Gli statunitensi, non contenti di quanto già fatto con capolavori quali ‘Station’ o ‘Blood Year’, hanno sorpreso un po’ tutti recuperando le bordate sludge alla Pelican o Isis ed esplorando allo stesso tempo territori progressive e psichedelici, senza dimenticare le sperimentazioni in ambito post-rock e noise degli ultimi anni. ‘Tupilak’ inaugura una scaletta sontuosa e non si percepisce mai l’assenza della voce, nonostante la ricercatezza dei passaggi melodici e la complessità delle strutture ritmiche. Chiunque abbia ammirato il trio dal vivo non si sorprenderà a leggere queste righe, eppure ‘Gnosis’ è pensato come un mastodontico live album con una serie di pezzi formidabili che sembrano catturati in presa diretta, tanto è il feeling trasmesso dagli strumenti, e composti appositamente per mettere in evidenza la tecnica individuale di Mike Sullivan, Brian Cook (ex-Botch e These Arms Are Snakes) e Dave Turncrantz. Le registrazioni si sono svolte sotto la supervisione di Kurt Ballou (Converge, Cave In) e la sensazione è che la stessa band abbia fatto fatica a trattenersi durante le sessioni delle micidiali ‘Conduit’ e ‘Betrayal’. In quest’ultima le parti di batteria sono sul serio spaventose e traducono in musica la frustrazione patita in due anni di oscurità assoluta. Anche il crescendo della title track mette i brividi, sebbene sia nella sua complessità, in quel pizzico di follia che accompagna una materia strumentale sezionata con totale razionalità durante un processo creativo a dir poco geniale. In chiusura la melodia catartica di ‘Bloom’ lascia intendere un leggero velo di speranza verso il futuro mentre io voglio concludere con una riflessione che ritengo fondamentale. Avendo la possibilità di ascoltare l’album per un paio di mesi ormai conosco ‘Gnosis’ a memoria e posso assicurarvi che merita di essere consumato dall’inizio alla fine, senza soste, senza pubblicità, senza gli intermezzi stupidi dei servizi streaming. L’unica pausa che vi consiglio è quella del tempo necessario per rimettere a posto la puntina del vostro giradischi per riascoltarlo da capo.

Songs
Tulipak
Conduit
Gnosis
Vlastimil
O’ Braonain
Betrayal
Bloom
Russian Circles
From USA

Discography
Enter (2006)
Station (2008)
Geneva (2009)
Empros (2011)
Memorial (2013)
Guidance (2016)
Blood Year (2019)
Gnosis (2022)