Quasi in contemporanea con ‘Cyanide Culture’ dei Westhand, viene immesso sul mercato un altro esordio di assoluto valore in ambito progressive metalcore. In realtà ‘More Love’ è una versione estesa, con tanto di versioni strumentali dei brani (mixate dal bassista Yoann Maillard), di ‘Chapter One: Love’, uscito due anni orsono per Tenacity Music e passato ingiustamente inosservato. Gli svizzeri mettono in evidenza influenze hardcore-punk, djent e alternative metal, si definiscono fan di Architects, Periphery e Meshuggah e sciorinano variazioni vocali, dinamiche heavy ed un utilizzo intelligente dell’elettronica. ‘Flamel’ e ‘Arya’ aprono le danze con il frontman Julen Ibarrola, ex-Buried Skies, subito in primo piano, le collaborazioni con Randy Schaller (Voice Of Ruin) e Philippe Charny (Kadinja) – rispettivamente per ‘Osvominae’ e ‘About Amber’ – spingono il lavoro su un livello più elevato e la produzione organica di Martin Gronnier (The Dali Thundering Concept) lascia intendere un’eccellente trasposizione dal vivo del materiale. La speranza è che ‘More Love’ possa far luce su questa realtà di spicco del movimento europeo.