L’etichetta di Magna Carta Cartel, Priest e Nightwatchers torna nei negozi con un fantastico vinile, illustrato da Staffan Snitting, che ha tutto ciò che serve per consacrare a livello internazionale la punk band originaria di Uppsala. ‘Unflavored’ è il quinto album degli svedesi, e si sente eccome, ma è come se fosse il primo. L’energia è quella tipica degli esordi, gli arrangiamenti sono old school e le influenze garage, death rock e dark wave sono ancora più evidenti e rendono le atmosfere cinematiche e sorprendenti. Le registrazioni si sono svolte ai Turbinen Studios, sotto la supervisione di Kristofer Jönson (Barrens, We Are The Storm), per un sound maledettamente live, corrosivo e corroborante, che esprime un desiderio insopprimibile di essere diffuso nei peggiori locali di provincia. Prendete il basso slabbrato alla Clash, un batteria incessante, parti vocali da cantare a squarciagola mentre si viaggia in auto di notte e la voglia di andare New York City per vendere i tossici di Brooklyn e non sarete troppo lontani dalla verità. In tour i Rotten Mind daranno il massimo, ne siamo certi, ma mentre la puntina scorre rumorosa sui solchi del disco, vi innamorerete perdutamente di tracce quali ‘Serpents Eyes’ e ‘Die Young’. Esattamente come vi sarà successo in passato per gli pseudo-singoli dei Turbonegro o le storie da perdenti dei Backyard Babies. ‘(I Aint) One To Talk To’ e ‘Empty Generation’ sono gli episodi più adulti, ‘Lose Lose’ cita il debutto ‘I’m Alove Even With You’ e ‘Filled With Poison’ chiude con foga un album ricco di spunti e complesso, viscido e profondo, che deve far parte obbligatoriamente della collezione di tutti gli appassionati di punk rock.