Una release speciale quella che Contempo Records (Gianni Maroccolo, Pankow) immette sul mercato a corredo di un viaggio sonoro nel quale la storia dei suoni di ogni natura viene completamente rinnovata, se non addirittura reinventata. Il connubio tra disarmonie naturali, strumenti sintetici e registrazione analogica trova un’espressività fortissima grazie a Elvio Di Seta, artista che si era misurato in ambito italo disco e synth pop come Ital Oscillazioni (‘Dramma Giocoso/Vaudeville’) e come Neuf Voix aveva già dato alle stampe il dodici pollici ‘Composizioni nel tempo Volume 1’, dove le sperimentazioni tra violino, clarinetto, synth modulari e pianoforte erano state appellate come capricci. Tra dodecafonia, microtonalità e pantonalità, ‘Secessioni’ è un lavoro decisamente “progressive”, alla ricerca di una normalizzazione che ricorda tanto quella di certi psichiatri armati dalla politica in tempi nefasti per il genere umano. In questo caso l’intento invece è buono, in aperto contrasto con le imposizioni di rete dell’industria moderna, e l’ascoltatore viene invitato ad accomodarsi in un mondo fantastico nel quale riscoprire se stesso. Il talento dell’autore travalica i confini nazionali e la sua produzione appare estremamente preziosa sia per gli studiosi, vedi le uscite di Tempo Reale o in ambito dark ambient, sia per trova nella neo-classica e nell’elettronica immersiva uno strumento di grande aiuto per sfuggire al disagio quotidiano. Alcuni passaggi sono di pura poesia e la percezione del suono e dell’armonia viene approfondita secondo le regole dell’avanguardia e una visione microscopica del rapporto tra musica classica e tecnologia di registrazione.